Napoli offre sempre nuove occasioni per riscoprire ed ammirare i suoi tesori.
Dal 24 gennaio 2015 ogni sabato e domenica, con ingresso su prenotazione, napoletani e turisti, curiosi ed appassionati potranno visitare gli ipogei della Certosa e Museo di San Martino, alla scoperta dei sotterranei dello splendido edificio che dall’alto domina la città e che dal 2010, per decreto ministeriale, è stato dichiarato “monumento nazionale” insieme all’intera collina su cui si erge.
I sotterranei risalgono al XIV secolo, epoca della costruzione della Certosa, voluta dal sovrano angioino, Carlo, duca di Calabria, figlio di Roberto D’Angiò, come segno di devozione e testimonianza della religiosità del casato francese.
Nel 1325 iniziarono i lavori di costruzione dell’edificio religioso, che fu inaugurato successivamente, nel 1368, sotto il regno della regina Giovanna I.
L’intera iniziativa di visita agli ipogei rappresenta una complessa restituzione degli spazi, una vera e propria mostra di architettura che ne ospita un’ altra, un archivio di pietra con lapidi e iscrizioni che raccontano la storia di tanti secoli.
Si tratta di una raccolta che si è incrementata nel tempo, attraverso acquisti, lasciti, donazioni, cessioni e depositi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
L’esposizione comprende circa centocinquanta opere in marmo, distribuite nei vari ambienti secondo un ordine cronologico (dal Medioevo al XVIII secolo) nel rispetto dei contesti di provenienza.
La visita ai sotterranei culmina con l’imponente San Francesco d’Assisi (1785-1788 circa), capolavoro di Giuseppe Sanmartino, e un’Allegoria velata (forse una Modestia), che evoca le celebri sculture della Cappella Sansevero.
Lunghi corridoi, alti pilastri ed eleganti archi ogivali disegnano i sotterranei e le fondamenta di un complesso monumentale ancora tutto da scoprire.
Agnese Serrapica