Una pistola Beretta calibro 7,65, con 10 colpi nel caricatore, custodita all’interno del comodino della camera da letto, oltre a 4 fucili per uso caccia e ben 735 cartucce, di cui due a pallettoni calibro 12 ed una a palla singola, sono state sequestrate dagli agenti del Commissariato di Ps di Pompei a carico di Natale Villani, nel corso dell’operazione “Terra Santa”, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata.
I poliziotti hanno accertato che tre cartucce, di cui 2 a pallettoni calibro 12 ed una a palla singola del medesimo calibro, erano detenute illegalmente.
Nella cassaforte di proprietà di Ciro Serrapica, invece, sono state sequestrate 10 cartucce per pistola del tipo calibro 12, illegalmente detenute. In via cautelativa, i poliziotti hanno sequestrato amministrativamente una pistola automatica di marca Beretta calibro 7,65, completa di 2 caricatori, oltre a 100 cartucce dello stesso calibro, legalmente detenute.
Sopra all’armadio della camera da letto di Attilio Malafronte, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un fucile marca Breda calibro 12, una canna per fucile marca Beretta calibro 12, nonché 30 cartucce uso caccia a piombo spezzato calibro 12 ed una cartuccia calibro 12 a piombo intero.
Le perquisizioni seguono di poche ore l’esecuzione delle misure cautelari. I poliziotti del locale commissariato di Ps, diretti dal vicequestore aggiunto Maria Rosaria Romano, hanno eseguito ieri mattina l’ordinanza emessa dal gip di Torre Annunziata Emma Aufieri su richiesta della Procura oplontina.
Nove le misure cautelari (due arresti in carcere, cinque arresti ai domiciliari, due divieti di dimora in Campania):
1) Carmine Casciano, responsabile del cimitero (carcere);
2) Pasquale Cesarano, funzionario pubblico addetto al cimitero (carcere);
3) Claudio D’Alessio, ex sindaco (domiciliari);
4) Attilio Malafronte, consigliere comunale di maggioranza all’epoca dei fatti (domiciliari);
5) Francesco Mirante, gestore dei servizi domiciliari dal maggio 2013 (domiciliari);
6) Ciro Serrapica, ex presidente del consiglio comunale (domiciliari);
7) Antonio Somma, impiegato con mansioni di interratore (domiciliari);
8) Salvatore Carotenuto, appuntato dei carabinieri (divieto dimora);
9) Visidore Salsano, dipendente comunale in pensione (divieto dimora).
Nell’ambito dello stesso procedimento risultano poi indagate altre otto persone:
1) Patrizia Coscia, privato beneficiario;
2) Andrea Nunziata, dirigente dell’Utc e responsabile dei servizi cimiteriali;
3) Raffaelina Palomba, privato beneficiario;
4) Francesco Pappalardo, ispettore Asl;
5) Vincenzo Russo, privato beneficiario;
6) Carlo Sorrentino, ispettore Asl;
7) Antonio Villani, privato beneficiario;
8) Francesco Villani, privato beneficiario.