Al termine delle ispezioni, ognuna delle quali durata diverse ore, i militari hanno chiuso sette fabbriche di abbigliamento, quattro delle quali sequestrate, mentre in tre sono state sospese le attività (in base alle violazioni riscontrate). In alcuni casi trovati operai clandestini costretti a sopportare condizioni di lavoro impietose. Sono stateeseguite sanzioni per 270mila euro, mentre undici persone sono state denunciate a piede libero.
Nell’ambito dell’operazione una imprenditrice cinese è stata arrestata: nella sua fabbrica di vestiti i carabinieri avevano accertato violazioni alla legge per la sicurezza sui luoghi di lavoro che avevano comportato il sequestro dell’impianto produttivo e scoperto vari lavoratori “in nero”, con la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale, ma la 31enne Huying Chen, residente a San Giuseppe Vesuviano, incurante di entrambi i provvedimenti, aveva proseguito l’attività. Accertata la rimozione dei sigilli, per la donna sono scattate le manette.