In merito al ricorso presentato dal consorzio “Scafati investire futuro”, promotore della proposta di realizzazione di un Centro Commerciale in via L. Cavallaro, senza avere titoli e senza un Piano Urbanistico Comunale che lo consenta, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Nel nostro PUC non c’è spazio per atti speculativi, è uno strumento urbanistico che guarda all’ambiente, alle famiglie e agli interessi della Città. Ognuno ha il diritto di mettere in campo opposizioni e ricorsi ma che questi siano presentati nell’interesse di Scafati e non servano a salvaguardare i propri interessi economici.
Ne è dimostrazione l’atteggiamento irriguardoso che sta venendo fuori da una parte dell’opposizione che pure non votò contro il PUC in Consiglio Comunale, favorendone l’approvazione e che oggi si schiera contro solo per i propri interessi. Chi ci attacca in modo confusionario aveva talmente a cuore gli interessi della Città e dei cittadini che hanno proposto le osservazioni, da risultare presente in pochissime commissioni consiliari nelle quali si discuteva del piano in oggetto. Come al solito si predica bene per apparire sui giornali ma si razzola malissimo. Noi abbiamo fiducia nella Giustizia Amministrativa, consapevoli di avere pianificato democraticamente e senza scopi diversi dal solo interesse per la Città, un nuovo strumento urbanistico”.
L’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Fele, sull’iter amministrativo: “Il PUC è stato, come da legge e perfettamente in linea con i tempi, adeguato “dal redattore” alla valutazione delle osservazioni da parte del Consiglio Comunale e agli emendamenti approvati. Le tavole e le norme tecniche di attuazione modificate sono state consegnate all’Ente dallo stesso redattore lunedì scorso. Pertanto l’Ufficio Urbanistica è abilitato ad operare a regime ovviamente tenendo conto della cosiddetta doppia conformità relativa al Piano Regolatore Generale e al nuovo PUC. In contemporanea l’Ufficio sta predisponendo l’invio del Piano alla Provincia. A seguito del parere della stessa si potrà definitivamente dire addio al vecchio Piano regolatore e sfruttare interamente le opportunità del nuovo strumento urbanistico”.