Il giornalista Paolo Chiariello e l’oncologo e ricercatore, nonché fondatore dello Sbarro Institute for Cancer Research di Philadelphia, Antonio Giordano, ripropongono l’attenzione sul problema della Terra dei Fuochi con il libro inchiesta “Monnezza di Stato”: “La nostra generazione di politici ha fallito, dobbiamo sperare nella prossima, altrimenti sarà un de profundiis – non usa mezzi termini lo scienziato naturalizzato statunitense – Noi come medici e scienziati possiamo fare analisi, ricerche, lavori, ma non abbiamo quel potere che solo i politici hanno e che ormai hanno compromesso: non dobbiamo consegnare le bonifiche dei terreni agli stessi che li hanno avvelenati”.
Una delle personalità più importanti del panorama scientifico italiano nel mondo, insignito del premio Ippocrate l’anno scorso, uno dei primi a occuparsi del legame tra tumori nella Terra dei Fuochi e inquinamento da roghi tossici, Antonio Giordano non risparmia parole dure contro i suoi stessi colleghi: “Faccio parte dell’ordine dei medici della Campania, e me ne vergogno – ha accusato – noto da sempre troppo silenzio da parte dei miei colleghi, anche di chi occupa posizioni importanti e potrebbe esprimersi maggiormente”. Poi una nota di fiducia rivolta ai cittadini campani: “In Campania però abbiamo un merito: grazie alla chiesa, all’attivismo e a un certo giornalismo, abbiamo rotto il muro dell’omertà, il problema è esploso, ora anche in tutto il resto d’Italia le persone si fanno domande su dove e come vivono, su quali processi avvengono intorno alle aree abitate, sulla sicurezza ambientale e sanitaria”.
Parlando poi del libro: “Nel mio contributo a questo libro, oltre a dati delle mie ricerche, spiego anche quello che già ai tempi di mio padre, venticinque anni fa, era noto: ovvero che il circolo vizioso tra politico, imprenditore e camorrista non si è ancora interrotto, che le nomine politiche negli ospedali sono ancora all’ordine del giorno – ha ribadito l’oncologo – E già a mio padre dissero “noi possiamo difendervi dalla camorra, ma non possiamo difenderci dai politici”.
“Non sempre, quelli delle mia generazione, hanno svolto correttamente il loro diritto di cittadinanza – ha poi aggiunto l’altro autore del libro, il giornalista Sky Paolo Chiariello – ma oggi ci troviamo di fronte ad esempi straordinari, come le mamme coraggio di queste terre che, per non vedere altri lutti, mettono al servizio di tutti il loro dolore, senza vergogne, senza timori: è anche grazie a loro se oggi c’è una consapevolezza diversa di questo dramma politico, sociale, sanitario, ambientale.”
La presentazione dell’importante contributo dello scienziato napoletano si è svolta in un contesto singolare, ovvero il circolo degli ufficiali di Napoli, sede nel 2008 del commissariato straordinario all’emergenza ambientale: in platea i personaggi più disparati, dal controverso blogger attivista Angelo Ferrillo a Gianni Lettieri, capo dell’opposizione in consiglio comunale.
A conclusione, anche l’intervento del presidente del Napoli Calcio, Aurelio de Laurentiis apprezzato dal dott. Giordano come esempio per Napoli. Forse l’esuberante patron ha voluto dimostrare che ora si interessa anche di questioni ambientali, dopo che la Regione ha assegnato alla sua società sportiva ben 3,5 milioni di fondi europei per campagne a favore dei prodotti agro-alimentari campani?
Mario De Angelis