“Questa aiuola era stata, suo malgrado, alla ribalta delle cronache già tre anni addietro, nel febbraio del 2012 – ricorda Capodanno -, quando all’improvviso l’ulivo che era stato piantato al centro di essa vent’anni prima a cura delle scolaresche del quartiere, quale simbolo di pace, presumibilmente per problemi legati alla carenza della necessaria e costante manutenzione, con uno schianto era caduto, sradicato dal terreno che lo ospitava. Grazie alla mobilitazione dei residenti, dopo che, in segno di protesta, era stata anche pubblicata la “ lettera da un olivo morente” (http://www.napolitoday.it/blog/vomero/napoli-lettera-da-un-olivo-morente.html ) l’albero fu ricollocato nella sua posizione iniziale, dove era rimasto sino ad ieri”.
“Ogni volta che viene sottratto un centimetro di verde o viene eliminato un albero senza essere sostituito da una nuova essenza, il quartiere collinare, un tempo noto come “ quartiere dei broccoli “ per la presenza di vaste aree di terreno a verde coltivate e di pochi casali, perde anche un pezzo della sua antica storia – stigmatizza Capodanno -. In queste occasioni mi domando, tra l’altro, che fine hanno fatto le tante associazioni ambientaliste, i partiti dei cosiddetti verdi che fino a poco tempo addietro sulla collina avevano il loro punto di forza elettorale”.
“L’aspetto che appare più grave, dal momento che nessun comunicato o notizia mi risulta che sia stata pubblicata sui lavori attualmente in corso nell’aiuola – continua Capodanno -, è che sembrerebbe che la sua scomparsa sia resa necessaria dalla necessita di ampliare il marciapiede. Insomma un’altra colata di cemento e di asfalto che andrà a sostituire uno degli ultimi fazzoletti di verde pubblico a disposizione dei vomeresi”.