In sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, ha deciso di farsi portavoce delle centinaia di famiglie alle prese con ordini di abbattimento. L’ha fatto con un’accorata lettera inviata ai principali riferimenti istituzionali: la missiva scritta dal primo cittadino è stata infatti recapitata a Presidente del Consiglio dei ministri, ministro del Lavoro e delle politiche sociali, procuratore generale presso la Corte di Cassazione, presidente della Regione Campania, procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli e procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata. A tutti Ciro Borriello ricorda che gli esempi riportati nella lettera sono alcune “delle tante storie sono drammatiche almeno quanto quelle raccontate”.
L’auspicio è uno: “Una possibile risposta legislativa” al caso degli abbattimento, che – secondo il primo cittadino – “potrebbe consistere nell’approvazione del Disegno di legge che porta il nome del suo primo firmatario, il senatore Ciro Falanga, che prevede una sorta di classificazione degli abbattimenti di opere costruite abusivamente, ponendo a ‘fondo scala’ la demolizione degli immobili destinati a prima casa e di quelli che ospitano attività economico-produttive. Questo Ddl, nonostante sia stato celermente licenziato dal Senato, giace da troppi mesi all’attenzione della Commissione Giustizia della Camera dei deputati”.
Borriello sottolinea inoltre che “è vero che l’abusivismo costituisce una cancrena e una piaga della comunità, ma è altrettanto vero che la risoluzione della problematica relativa al giusto contemperamento tra l’interesse urbanistico e i diritti fondamentali della persona non può essere scaricata sulle amministrazioni locali, ma è demandata all’autorità giudiziaria, e prima ancora compete allo Stato e prioritariamente al legislatore nazionale, cui spetta il compito di bilanciare gli interessi, fissando le regole di comportamento”.
“Come primo cittadino e medico di professione – un altro passaggio della lettera scritta dal sindaco di Torre del Greco – non posso ignorare che le recenti ricerche e indagini hanno dimostrato che la disponibilità di un alloggio è condizione essenziale per la salute ed il benessere psico-fisico della persona e che, viceversa, la mancanza di un’abitazione ingenera in chi è rimasto senza tetto sentimenti di fallimento, commiserazione e disprezzo di sé che frustrano ‘il pieno sviluppo della persona umana’.
Proprio la stringente necessità di evitare che si verifichino danni gravissimi alla sfera dei diritti primari collegati alla personalità umana paralizza questa amministrazione comunale, e in generale le amministrazioni locali, che si vengono a trovare nell’oggettiva impossibilità di portare in esecuzione gli ordini di demolizioni ancorché provenienti dall’autorità giudiziaria. Si è di fronte ad un disagio istituzionale alimentato da un conflitto di interessi che non può più essere ignorato o comunque sottovalutato dai diversi poteri dello Stato”.