“Io, nessuno e Polifemo – intervista impossibile”, interpretato e diretto da Emma Dante, con musiche eseguite dal vivo da Serena Ganci, è lo spettacolo in programma, dal 3 all’8 febbraio, al Bellini di Napoli; le scene sono di Carmine Maringola, le coreografie di Sandro Maria Campagna. Lo sbarco di Ulisse nella terra dei Ciclopi dà alla protagonista l’opportunità di “incontrare” Polifemo, che le concede una “intervista”: nella solitudine, spiega il ciclope, il cuore diventa duro come le pietre e il racconto delle sue vicissitudini diventa patetico, “comme ‘e criature – dice il personaggio – vi facite cullà da rapsodie popolari, credendo ai mostri e agli eroi. Signò io song sempre stato un essere pacifico, monòcolo sì, ma armonioso, e le pecore, i montoni, i capretti non s’hanno mai appaurato ‘i me”.
La teoria del ciclope è che la propria voce ha difficoltà a farsi intendere dagli uomini, a differenza di quanto accaduto per Omero, Virgilio, Euripide, Teocrito e Ovidio, perché della sua voce non se ne coglie il segreto.
L’autrice ha intrapreso la strada del teatro d’avanguardia verso la fine degli anni 80, proponendo una drammaturgia rivolta alla sopravvivenza, affermando che nella vita di ogni giorno c’è poco spazio per l’amore, c’è brutalità e violenza. Il prossimo spettacolo del Teatro Bellini vede in scena i Momix, da sempre in cartellone nella sala di Via Conte di Ruvo, che dal 10 febbraio presentano “Momix Alchemy”, ideazione e coreografie di Moses Penndleton.
Federico Orsini