Un nuovo tassello s’aggiunge al puzzle confuso della sosta a pagamento su aree pubbliche per la città di Pompei. Le colonnine elettroniche, erogatrici di ticket, potrebbero essere abusive, in assenza delle autorizzazioni necessarie. E’ questo il dato che emerge leggendo un protocollo a firma rispettivamente dell’istruttore tecnico arch. Angelo Celentano e dell’istruttore direttivo tecnico geom. Carlo L.A. Vitiello. I due dipendenti comunali, in data 27 novembre 2014, hanno inoltrato una lettera al dirigente dell’Utc –V e VI settore Michele Fiorenza, il cui oggetto recita: “Richiesta copia Autorizzazione all’Installazione dei Parcometri alla Ditta PubliParking S.r.l”. E ancora nel documento si legge: “Con riferimento alla nota in oggetto, pervenuta al prot. gen. n. 33047 del 21.11.2014, si comunica che, agli atti dell’Ufficio Edilizia Privata, non risultano essere stati rilasciati permessi di costruire Dia e Scia, relativi all’Installazione dei Parcometri alla Ditta PubliParking S.r.l.”.
La nota con prot. n. 33047 citata nel testo di cui sopra porta la firma del consigliere di maggioranza Gerardo Conforti. A chiarirlo è proprio il tecnico geom. Salvatore Giugliano che, in una missiva inoltrata sempre al dirigente Fiorenza con oggetto: “Installazione Parcometri nota pro. 33047/2014” scrive: “In riferimento alla nota prot. 33047 del 21.11.2014, a firma del Consigliere Comunale Gerardo Conforti smistata allo scrivente con l’incarico di verificare se è stata chiesta o rilasciata autorizzazione all’installazione di parcometri alla ditta PubliParking, si comunica che agli atti di questo settore (VI), non risulta pervenuta richiesta di autorizzazione per l’installazione dei predetti apparecchi né rilasciata autorizzazione in merito”.
Infine il dirigente Fiorenza risponde ai due dipendenti comunali e allo stesso consigliere Conforti, con una missiva datata 12.12.2014 prot. n. 35161. Nel documento si legge: “la procedura di gara non è stata seguita da questo Settore e pertanto nessuna verifica e/o collaudo è stato emesso perché non richiesta da alcuno”.
MDP