Verso l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale

33 Gragnano corso Via RomaBasta volgere un semplice sguardo al passato per comprendere come in oltre quarant’anni, dagli inizi degli anni ’70 ad oggi, il Comune di Gragnano non sia stato in grado, per molteplici e complesse ragioni, di dotarsi di uno strumento urbanistico in grado di dare un assetto al territorio, certezza del diritto ai proprietari, programmazione e pianificazione. Benché già imposto nel 1942 con la Legge Urbanistica n°1150/1942, Gragnano si dotava solo 30 anni dopo, non di un Piano Regolatore Generale, come già facevano tante altre città italiane, ma di uno strumento semplificato, quale il Programma di Fabbricazione. Il P.U.C. è stato introdotto dalla Legge Regionale 16/2004 e sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale. L’iter per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale redatto dal Prof. Arch. Carlo Gasparrini e dal suo staff, è in fase avanzata, ed è stata svolta un’attenta ed approfondita analisi storica del territorio di Gragnano. Ai progettisti inizialmente sono stati forniti ogni utile informazione e documentazione come il rilievo aerofotogrammetrico aggiornato, l’elenco dei fabbricati vincolati e sotto tutela, l’elenco delle opere pubbliche approvate e/o in corso di realizzazione. Sono stati raccolti inoltre tutti i dati del patrimonio edilizio tramite l’Anagrafe Edilizia, ossia un vero e proprio censimento di tutte le abitazioni.

Il progetto è stato redatto in scala 1:5000 in cui è stata fatta tutta l’analisi dello stato di fatto e sono stati individuati gli obiettivi principali e le direttrici di sviluppo. L’ultimo atto in ordine di tempo, risale a pochissimi giorni fa, con la nomina dell’architetto Teresa Abagnale a responsabile del procedimento per le procedure inerenti la Vas (Valutazione Ambientale Strategica). L’assessore all’Urbanistica Claudia Sicignano, dichiara: «Nelle tavole di pianificazione il territorio viene suddiviso in “diversi tipi di città”: città storica, città da riqualificare ed ambiti di riqualificazione e le proposte di zonizzazione valorizzano le risorse e le potenzialità del nostro territorio nelle previsioni di uno sviluppo incentrato maggiormente nel settore terziario e della produttività. Il quadro strategico del P.U.C. prevede inoltre di dare nuove immagini di Gragnano, i progetti prioritari che hanno fatto da guida per la riqualificazione urbana sono stati la grande trasversale dell’acqua dalla Valle dei Mulini alla piana coltivata, la riconquista dello spazio urbano lungo il sistema lineare del centro storico e la Ferrovia come tracciato della rigenerazione urbana». Non è ancora finita, per concludere questo iter urbanistico che cambierà le sorti della città della pasta, è necessaria l’ultimazione del Ruec (Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale), per il quale è stato incaricato il Prof. Ferdinando Pinto.

Il Ruec disciplinerà gli interventi sul patrimonio edilizio e gli spazi aperti pubblici e privati in tutto il territorio comunale, coerentemente con le prescrizioni, le direttive e gli indirizzi del Puc. Individuerà le modalità esecutive e le tipologie delle trasformazioni, nonché l’attività concreta di costruzione, modificazione e conservazione delle strutture edilizie; disciplinerà gli elementi architettonici e di ornato, gli spazi verdi e gli arredi urbani; definirà i criteri per la quantificazione dei parametri edilizi e urbanistici e disciplina gli oneri concessori; specificherà i criteri per il rispetto delle norme in materia energetico-ambientale. Un duro lavoro per la giovane assessora Claudia Sicignano, che in conclusione dichiara: «I cittadini devono essere consapevoli e quindi fiduciosi che una nuova fase si è avviata ed è quella della definitiva adozione di uno strumento urbanistico tanto atteso da decenni, che possa dare certezze, rispetto di diritti dei cittadini, valorizzazione delle identità, del patrimonio artistico e culturale, concrete linee di sviluppo. Il tempo trascorso tuttavia, è servito a farci capire meglio e più in profondità i problemi da affrontare, con una diversa conoscenza e consapevolezza. Per questa ragione il tempo a venire, non può che essere positivo». Anche la cittadinanza e le forze sociali faranno la loro parte, con le necessarie osservazioni al Piano, in prima fila il presidente del centro di cultura e storia di Gragnano, Giuseppe Di Massa: «Le associazioni faranno la loro parte, così come ha confermato anche Catello Filosa per la Pro Natura e certamente farà la Legambiente. Abbiamo tutti l’interesse a che il Piano faccia un passo avanti, veloce ma concreto. La città di Gragnano ha la necessità di munirsi del Piano anche per soddisfare le richieste di artigiani e industriali interessati all’ampliamento dell’area destinata a loro, con un ritorno occupazionale conseguente. Infine ci tengo a dare una buona notizia, stamattina la Soprintendenza ha rilasciato l’ok per il restauro dell’Arco neoclassico di accesso alla masseria Quarantola. Quanto prima quindi inizieranno i lavori di consolidamento e valorizzazione di questo importante gioiello architettonico della città.

Carmine Iovine

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