“Vorrei ricordare all’onorevole Giovanni Toti, che offre il posto di Denis Verdini all’eurodeputato Raffaele Fitto, il vecchio adagio filosofico che recita: ‘non esistono risposte semplici a domande complesse’. La crisi di Forza Italia non si risolve, infatti, decapitando Verdini e nominando, ancora una volta dall’alto, Fitto, né facendo operazioni di tal genere con la presidenza dei gruppi parlamentari”. Lo dice, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, ma eletto in Campania nelle file di Fi.
“Sosteniamo da mesi – spiega D’Anna – la necessità di attivare all’interno di FI opportuni meccanismi di selezione democratica, dal basso, della classe dirigente affinché abbia termine la stagione delle nomine gradite al capo. Ferma la leadership di Silvio Berlusconi, che resta una bandiera da non ammainare, occorre indire in ogni regione almeno l’assemblea degli eletti (consiglieri comunali, provinciali, regionali e parlamentari) dando vita, in tal modo, ad una fase costituente per la scelta della dirigenza sui territori”.
“Il fallimento della politica nazarena non è solo addebitabile al mediatore (leggi Verdini), ma a tutti coloro che non hanno avuto il coraggio e la saggezza di opporsi apertamente a quella che si è rivelata essere una vera e propria svendita delle nostre posizioni e dei nostri interessi politici” conclude D’Anna.