Renato Zero nome d’arte di Renato Fiacchini, nasce nel 1960 a Roma. Trascorre l’infanzia in via Ripetta e l’adolescenza nel quartiere della montagnola a Roma. Dopo la licenza media si iscrive all’Istituto di Stato per la cinematrografia e la televisione di R. Rossellini ,che lascerà molto presto per dedicarsi alle sue passioni: la musica, il ballo, il canto. Il suo primo 45 giri vendette 20 copie. E proprio alla fine degli anni 60 che Renato comincia a costruire il suo personaggio,indossando abiti cuciti da lui con palillettes e strass,e trucco a base di cipria e cerone. Più che raccontare la sua discrografia o vita,vogliamo interessarci e riflettere sul suo personaggio unico nel suo genere.
L’artista Renato è eclettico,camaleontico,istrionico,ambiguo. E proprio sull’ambiguità che costruisce il suo personaggio,è multiforme e con tanta determinazione riesce ad avere successo. Nella sua carriera scrisse frasi di canzoni che sembravano versi di poesie: “il dograto è soltanto un malato di nostalgia”, più recente “non toccare quelle pillole,quella suora ha un bel carattere ci sa fare con le anime.”Egli canta gli ultimi della società,quelli che sono ai margini,appunto gli zeri del mondo.Renato è contemporaneamente artista,personaggio e uomo. Egli è in continua metamorfosi e in base agli anni in cui vive, così li interpretra, trasmettendo emozioni con le sue canzoni, sia nei concerti dove c’è un rapporto più intimo con i fans sia ascoltandolo dal disco. Di sicuro l’uomo Renato è molto sensibile e profondo,sente e condivide la sofferenza non solo del singolo ,come persona, ma dell’umanità intera,e nei suoi dischi come nelle sue parole dice che c’è sempre una speranza,una forza interiore che ci fa rinascere e camminare verso la strada giusta.
Ad esempio quando canta in una canzone e dice “ti darei gli occhi miei per veder ciò che non vedi.”Quindi egli vuole mettere di fronte la realtà se stesso e l’altro anche se è dura ,combattendo sempre come un guerriero. Egli ha accompagnato con le sue canzoni tre generazioni,infatti ai suoi concerti ci sono fans di tutte le età. Renato Zero ci ricorda nei suoi brani che la diversità è una ricchezza e che l’amicizia è qualcosa di veramente prezioso. L’interprete e cantautore ci dice che quelli prossimi saranno “i migliori anni della nostra vita.”
Alfio Ferri