Herculaneum, ricorso: “Non sono previsti altri gradi di giudizio”

d. s. Emiliano AmataRiassunto delle puntate precedenti. L’Herculaneum si gioca l’accesso alla finale di Coppa Italia Dilettanti nel doppio confronto contro la Virtus Volla. Sono, però, quest’ultimi a meritare sul campo il superamento delle semifinali, grazie al 3-3 dell’andata e al 4-1 del ritorno.
In realtà, però, il nuovo segretario generale ercolanese, Massimo Savoia, scopre che il centrale vollese, Biancolino, avrebbe dovuto scontare una squalifica risalente addirittura alla stagione 2012-2013, cosa tuttavia mai avvenuta. Tanto che l’esperto difensore biancoazzurro disputa entrambe le gare contro i granata, mettendo a segno anche una rete nel 3-3 del “Solaro”.

Scattano, quindi, immediate le procedure per avviare ricorso contro il risultato acquisito dai ragazzi di mister De Michele sul campo. Purtroppo, però, nonostante il certosino lavoro della società del presidente onorario Alfonso Mazzamauro, il ricorso arriva in federazione soltanto alle ore 20:02 del giorno successivo alla semifinale di ritorno. Troppo tardi, perché il termine ultimo era fissato nelle ore 12:00 di quello stesso giorno.

L’Herculaneum, pur rammaricata, accetta in silenzio; il Volla, invece, una volta acquisita la certezza della finale, commenta senza mezze misure l’intera vicenda. Lo fa tramite le parole del suo segretario generale, Vittorio Picardi: «Lancio un messaggio a coloro che vogliono vincere attraverso la giustizia sportiva. Il calcio dilettantistico serve a creare nuove amicizie con squadre di quartieri confinanti. Non deve essere rovinato da certi personaggi, che con la loro furbizia inculcano odio. Fortunatamente c’è la giustizia divina che è sempre dalla parte del bene, come accaduto a noi della Virtus Volla».

Mentre dagli spogliatoi del “Borsellino” vengono fuori queste parole piuttosto piccate nei confronti della compagine granata, proprio ad Ercolano circolano voci di un possibile ulteriore ricorso ad organi di giustizia superiori.

Su tutto ciò ha fatto chiarezza il direttore sportivo dell’ A.S.D.  A. V. Herculaneum 1924, Emiliano Amata. Ecco le sue parole:

Direttore, ricorso sfavorevole all’Herculaneum, se l’aspettava?
In settimana l’ho detto anche ai ragazzi: noi siamo pagati dal presidente per fare bene sul campo. Le questioni burocratiche competono alla segreteria. Certo, l’illecito sportivo c’era e anche se noi abbiamo presentato ricorso qualche ora dopo il termine ultimo, qualunque codice civile prevede che nessun illecito possa essere ammesso a causa di un semplice ritardo. Comunque, accettiamo il verdetto della giustizia sportiva e ci mettiamo tutto alle spalle.

Dunque, non vi è la possibilità di procedere presso organi di giustizia superiori?
No, questa ipotesi va esclusa per cause di forza maggiore, perché per la Coppa Italia Dilettanti il regolamento non ci consente di procede oltre. La giustizia si ferma agli organi regionali.

L’Herculaneum sente, invece, di dover rispondere alle affermazioni post-sentenza da parte del Volla?
No, a queste cose preferisco non rispondere. Non fa parte della nostra cultura sportiva. Dovrebbe, eventualmente rispondere il nostro segretario. A Picardi dico solo che se lui è il segretario della Virtus Volla, allora, doveva sapere che Biancolino era squalificato in Coppa e che, dunque, non avrebbe dovuto giocare contro di noi.

 

                                                                                                                   Michele Di Matteo

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