Marco Cusano, di 49 anni, ha annunciato ieri, 2 febbraio, che nella giornata di oggi avrebbe compiuto un gesto di fantozziana memoria, la crocifissione innanzi allo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco.
L’operaio, licenziato lo scorso 5 giugno dall’azienda per aver esposto in bella mostra dinanzi allo stabilimento nolano un fantoccio che rappresentava il presidente Sergio Marchionne impiccato, era uno dei quattro operai cassintegrati del Wcl, il reparto logistico di Nola. Il 10 giugno successivo, ai cancelli dello stabilimento della Panda, fu inscenato addirittura il finto funerale del Presidente Fiat, con tanto di bara e lumini votivi. Atti volti a protestare contro i suicidi dei cassintegrati della logistica di Nola, Maria Baratto e Pino De Crescenzo, e contro la morte di Vincenzo Mocerino, l’operaio delle pulizie caduto due anni fa in una vasca della Fiat di Pomigliano.
Stamani, alle ore 10.30, in contemporanea col giuramento del neoeletto Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, dichiaratosi sin da subito vicino ai deboli, ai precari ed ai disoccupati, la crocifissione è effettivamente avvenuta, per fortuna solo a livello provocatorio. E’ stata allestita una croce e il Cusano è rimasto per del tempo sul “patibolo”.
Giovanni Di Rubba