Nell’aula consiliare “Falcone e Borsellino” del comune di Castellammare di Stabia si è tenuta stamane la conferenza di presentazione del nuovo sistema di videosorveglianza cittadino alla presenza del neo prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone. Dopo il saluto del Presidente del Consiglio comunale Amedeo Di Nardo e l’intervento del primo cittadino Nicola Cuomo, che ha tracciato un parziale bilancio della sua amministrazione, illustrando inoltre al prefetto peculiarità ed eccellenze della “Citta delle Acque”, il prefetto Pantalone ha spiegato al pubblico presente, composto dalle autorità politico-militari e civili, la scelta di far partire proprio da Castellammare il ciclo di visite ai comuni della provincia napoletana.
“Ringrazio il sindaco Nicola Cuomo – ha dichiarato il prefetto Pantalone – che ha fortemente voluto la mia presenza qui, permettendomi di recare visita ad uno dei poli industriali e produttivi più importanti della provincia di Napoli e soprattutto di ribadire quello che sarà uno dei tratti salienti del mio mandato: fare della Prefettura il punto di incontro dei bisogni e delle istanze di tutti i cittadini”.
Il prefetto inoltre ha anche illustrato le specificità della videosorveglianza, finalizzata non solo a fungere da deterrente ma soprattutto a fornire alle forze dell’ordine uno strumento indispensabile per l’individuazione e la repressione degli atti criminosi. Il tutto sullo sfondo di un contesto economico-finanziario di certo non florido per l’Ente stabiese.
“Inauguriamo oggi un sistema di videosorveglianza, in un momento in cui l’amministrazione comunale non si trova in una florida situazione economica. Uno strumento a disposizione della cittadinanza, volto a garantire maggiori condizioni di sicurezza. La sicurezza – ha proseguito il prefetto – rappresenta l’elemento cardine affinché possa attecchire in un comparto strategico come quello stabiese un nuovo slancio occupazionale”.
Nello spazio successivo riservato alla stampa il prefetto Pantalone ha affrontato le tematiche riguardanti la diffusione capillare della microcriminalità, con le baby gang tornate fortemente alla ribalta nelle ultime settimane, del racket e della malavita organizzata. Criticità che il prefetto si è detto pronto a fronteggiare con impegno e determinazione in sinergia con sindaco, forze dell’ordine e l’indispensabile apporto della società civile. La mattinata è poi proseguita con l’iscrizione del nome del prefetto nel “Libro d’Oro” stabiese, dove tra gli altri nomi figura anche quello dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e infine con l’illustrazione al Teatro “Supercinema” del sistema di videosorveglianza da parte dell’impresa esecutrice dei lavori.
Una sfida impegnativa quella che stamane si è assunta il prefetto Pantalone, tanto più complicata perché da inserire in un territorio in ginocchio, di cui riflesso è proprio la città di Castellammare di Stabia, da sempre capofila di uno sviluppo annunciato ma mai concretamente realizzato.
Angelo Mascolo