Il nucleo guardie zoofile dell’E.M.P.A (Ente Mediterraneo Protezione Animali) ha rinvenuto sulla strada interpoderale , in agro di Acerra, esattamente denominata “Area di Settembre”, una discarica a cielo aperto di ondulino di eternit, sbrecciato ed attaccato da muschi e licheni: si tratta di un ingente quantitativo di lastre.
Inoltre, sul posto sono stati rinvenuti rifiuti da RR. SS. UU. e assimilati, ingombrante materiale proveniente dalle opere edili (mobili, elettrodomestici, e rifiuti speciali vari), che costituiscono un pericolo, abbandonato da ignoti su strada di campagna, in una zona a prevalenza agricola, con terreni coltivati, pieni di ortaggi che, dopo il raccolto, vanno sulle tavole dei cittadini.
Sempre in ACERRA, a circa un chilometro di distanza dal luogo della prima discarica, le guardie rinvenivano un deposito di rifiuti speciali (guaine incatramate), proveniente da smaltimento abusivo di rifiuti sul territorio di Napoli e provincia, portata avanti dal responsabile del nucleo delle guardie, Giuseppe Salzano.
Nella zona indicata, già imbrattata da diverse discariche abusive, le guardie hanno segnalato al Comune, come previsto dal D.Lgs-nr 152 del 03.04. 2006, la necessità di rimuovere suddetti rifiuti, rispettando un iter ben preciso, con l’ausilio di personale specializzato nel corretto smaltimento di amianto e la messa in sicurezza del sito.
La misura dell’inciviltà è data dall’abbandono dei rifiuti e, in alcuni casi, le discariche abusive abbandonate in aperta campagna rispondono anche ad esigenze precise di qualche organizzazione criminale, specialmente quando si tratta di rifiuti pericolosi per l’uomo e per l’ambiente. Basta pensare che per smaltire i rifiuti abbandonati a cura di una ditta specializzata occorrono circa cinquemila euro e, pertanto, piccoli criminali sono disposti ad effettuare l’opera con ben poco. Il Capo Nucleo Provinciale delle Guardie zoofile, Giuseppe Salzano, fa presente che con il proprio nucleo saranno effettuati altri servizi di controllo sul territorio, visto l’espandersi della presenza di tumori tra la gente che abita l’Area Nord di Napoli.