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Evasione per circa due milioni di euro: sequestro di beni per la “Fratelli D’Amato spa”

fratelli d'amato

Questa mattina i militari della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza, agli ordini del tenente colonnello Luigi Del Vecchio, hanno eseguito due decreti di sequestro per equivalente per la somma di 1.864.664 euro, emessi dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea, nei confronti di Luigi D’Amato quale presidente del consiglio di amministrazione della “Fratelli D’Amato spa” che opera nel settore marittimo e vanta sedi dislocate in Italia, Lussemburgo, Cina e Inghilterra. Si tratta degli armatori della petroliera Enrica Lexie, la nave scortata dai marò La Torre e Girone arrestati in India per l’omicidio di due pescatori.

Le indagini hanno accertato un’evasione fiscale di 753.911 euro per l’anno d’imposta 2008 e di 1.110.753 euro per l’anno d’imposta 2010 ed i successivi approfondimenti effettuati dalla guardia di finanza hanno consentito di individuare e di sequestrare il diritto di usufrutto su beni immobili ubicati a Roma nonché somme di denaro e titoli depositati presso istituti bancari, beni tutti riconducibili a Luigi D’Amato.
A seguito di perquisizioni, effettuate anche all’interno della sede della Fratelli D’Amato di Napoli è stata rinvenuta documentazione utile per ulteriori sviluppi.

“L’attività odierna si inquadra – ha detto il procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli – in una pregnante ed incisiva azione di contrasto che la Sezione Criminalità Economica di questa Procura sta attuando contro l’evasione fiscale”.

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