A Pompei ritorna la Mirca. Cimitero, il Tar ha accolto il ricorso

cimiteroRevocata la rescissione contrattuale prevista dal Comune di Pompei ai danni della società Mirca di Carmine Mirante che gestisce i servizi cimiteriali.

Il Tar Campania con provvedimento “decreto del presidente” ha annullato il provvedimento di risoluzione contrattuale emesso dal Comune di Pompei il 16 gennaio scorso.

Il provvedimento del comune è stato impugnato e prodotto davanti al Tar, con richiesta di emissione del suddetto decreto, questa mattina 11 febbraio 2015, alle ore 10,00, e siccome le prove cartolari allegate ed indicate nell’atto di ricorso erano così evidenti, il Presidente del Tar, dopo appena tre ore dal deposito degli atti stessi, ha emesso decreto di annullamento del provvedimento comunale.

Il dirigente amministrativo della Mirca, Francesco Mirante, si è augurato che da oggi “…si ponga fine alle ormai continue e disastrose vessazioni e/o persecuzioni da parte dell’amministrazione comunale tutta, dei dirigenti preposti al cimitero, nonché del comitato “Dignità e memoria” presieduto da Pasquale Cascone, peraltro, per propria ammissione, risulta indagato nel procedimento penale relativo alla compravendita illegale dei loculi cimiteriali”.

La società Mirca, nonostante quanto finora subito, ha poi invitato tutti i cittadini di Pompei a farsi promotori per un incontro con gli organi comunali al fine di riequilibrare le tariffe cimiteriali previste dall’Ente nel contratto d’appalto di concessione, cosa più volte richiesta dalla Mirca e mai accettata dal Comune.

“Siamo rallegrati – ha concluso, con un chiaro pizzico di sarcasmo, Mirante – per il primo cittadino, che ha raggiunto il suo obiettivo, la discontinuità con il passato. Finalmente  può essere sereno, perchè non si verificheranno mai soprusi e momenti di sciacallaggio, come è successo in passato con la gestione comunale,  in quanto il nostro obiettivo è sempre stato quello di eseguire servizi cimiteriali decorosi e dignitosi per il rispetto dovuto ai defunti”.

 

Leggi il decreto cautelare

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