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Sant’Antonio Abate, lavoro “nero” e clandestini: due opifici tessili chiusi

CarabinieriI Carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate insieme ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli e con la collaborazione del personale dell’Asl Napoli/3, hanno svolto uno specifico servizio di controllo finalizzato al contrasto del fenomeno del lavoro “a nero”, in particolare hanno denunciato per violazione alle leggi a tutela dei lavoratori un 35enne del Bangladesh, residente a San’Antonio Abate.

Il personale ha ispezionato la ditta tessile del 35enne, accertando la presenza di 21 lavoratori “a nero”, di cui ben 16 clandestini.

All’uomo sono state contestate 95 violazioni amministrative, per complessivi 95.000 euro;

Proseguendo i controlli, è stata ispezionata la ditta tessile di un 27enne del Bangladesh, ove è stato accertato la presenza di 3 lavoratori “a nero”. Sono state contestate 10 violazioni amministrative, per complessivi 15.345 euro. Per entrambi le attività è stata disposta la sospensione.

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