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Waterfront: riparte il progetto di riqualificazione di corso De Gasperi

waterfrontDopo l’ennesima sospensione, nei prossimi giorni riprenderanno i lavori del Waterfront, il progetto di riqualificazione e valorizzazione del corso De Gasperi

Una storia iniziata nel lontano febbraio 2008, quando per il tramite della Regione, nell’ambito del fondi europei FESR 2007-2013, furono assegnati circa 29 milioni di risorse finanziarie per una serie di interventi ritenuti strategici per la città di Castellammare di Stabia. Furono ben cinque progetti previsti e finanziati: il restauro della torre dell’orologio a via Cristoforo Colombo, la creazione di una biblioteca nell’ex palazzo del Fascio, la predisposizione di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia ed infine i due water-front per la riqualificazione della villa comunale e del corso via Alcide De Gasperi. Ad oggi solo il restauro della torre dell’orologio e il sistema di videosorveglianza, tra l’altro di recentissima inaugurazione, sono stati completamente eseguiti. Restano ancora sospesi i restanti tre progetti, anche se, a quanto pare, la riqualificazione del corso De Gasperi, dopo molteplici varianti e difficoltà, dovrebbe ripartire a breve.

La proposta progettuale esecutiva del water-front, nel tratto Hotel Miramare-Porto Marina di Stabia (il termine water-front indica appunto la riqualificazione di un’area antistante una località turistica di mare) venne approvata a fine 2009 per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro. Un iter fatto di sospensioni ed errori progettuali, la solita vecchia storia della progettazione all’italiana fatta di superficialità e assurde irregolarità. Il primo stop avviene nel aprile 2010 quando le procedure d’appalto furono sospese per problemi burocratici e riavviate solo nel febbraio 2011, a seguito di procedura di gara espletata dalla stazione unica appaltante del comune di Castellammare. L’appalto fu quindi aggiudicato dalla Ianniello Costruzioni S.r.l, con sede a Napoli, capogruppo di un raggruppamento temporaneo di imprese. A fine 2012 era quindi tutto pronto per avviare i lavori ma un’altra, lunga, sospensione era dietro l’angolo.

Il R.U.P (responsabile unico del procedimento), l’ Ing. Angellotto, verificando gli elaborati progettuali, rilevò infatti la presenza di numerose e imprescindibili esigenze amministrativo-giuridiche non ancora soddisfatte ed in alcuni casi, incredibilmente nemmeno prese in considerazione dai progettisti. In particolare, si rilevò che: le aree poste al margine dell’area ferroviaria erano di proprietà privata e, per esse, il progetto non recava il piano di esproprio e non era nemmeno stata avviata la procedura espropriativa; il progetto prevedeva di eseguire opere su aree di proprietà della Ferrovia dello Stato, senza che fosse stata richiesta né ottenuta autorizzazione del competente ufficio della Ferrovia; il progetto prevedeva di realizzare la passerella pedonale in superamento del rivolo S.Marco, di proprietà della Regione Campania verso cui non risulta attivata alcuna procedura autorizzativa; buona parte delle opere andavano eseguite entro i 30 metri dalla ferrovia senza che fosse stato chiesto ed ottenuto il nullaosta della stessa Ferrovia per esecuzione di interventi a distanza ridotta; le aree antistanti Marina di Stabia non si trovavano nella disponibilità del Comune, in quanto la sostituzione, degli esistenti, vecchi edifici industriali con nuovi fabbricati da realizzare, con arretramenti rispetto al corso De Gasperi, pur programmata al tempo, non era ancora avvenuta in concreto.

Inoltre, sotto il profilo strettamente progettuale, il computo metrico del progetto prevedeva la realizzazione di un cunicolo per impianti, senza che ve ne fosse alcuna indicazione negli elaborati grafici, per cui non vi era la definizione del suo posizionamento ed era difficile collocarlo. Un vero e proprio pasticcio, degli errori progettuali paradossali che hanno portato ad una lunga sospensione dei lavori. A fine 2012 vennero formalizzate le richieste per acquisire i vari permessi dalle Ferrovie dello Stato necessari per la realizzazione del citato cunicolo dei servizi primari (energia elettrica, telecomunicazioni, acqua); nel frattempo il cantiere fu perciò spostato dal lato ferrovia al lato fiume Sarno ma, avviati i lavori nel nuovo tratto, fu scoperta, poco dopo, l’esistenza non prevista di una fognatura, ostacolando le operazioni e provocandone una nuova sospensione.

Una situazione molto difficile che ha costretto il RUP e l’attuale amministrazione a rivedere l’intero progetto, provvedendo in corso d’opera a rimediare alle numerose deficienze rilevate, rendendosi necessaria addirittura un procedimento di variante complessiva. Intanto nel giugno 2014 la Ferrovia dello Stato ha rilasciato le varie autorizzazioni per l’esecuzione delle opere previste dalla progettazione originaria con annesse varianti. Arriviamo finalmente al 4 febbraio scorso, quando il legale rappresentante della Ianniello Costruzioni, capogruppo della R.T.I. aggiudicataria dell’appalto, ha sottoscritto il nuovo atto di sottomissione in accompagnamento alla perizia di variante. Con un comunicato l’amministrazione comunale ha precisato che: “Il progetto originario –posto a base della gara di appalto aggiudicata dalla precedente amministrazione- era viziato da numerose e gravi carenze e molte delle soluzioni prospettate risultavano assolutamente impraticabili (a titolo di esempio ricordiamo le alberature, l’illuminazione stradale e un cunicolo che avrebbe dovuto contenere tutti i sottoservizi). Proprio a causa della mole di problematiche cui doveva dare soluzione, l’elaborazione della variante ha richiesto molto tempo ed è risultata particolarmente complessa”. L’Assessore all’urbanistica, con delega al PIU Europa, Alessio D’Auria ha affermato:

«L’amministrazione ha profuso uno sforzo non indifferente per sbloccare quest’opera, per la quale abbiamo rischiato di perdere i finanziamenti. E sento l’esigenza di chiedere scusa ai cittadini per i disagi patiti e ringraziarli per la loro pazienza, anche se evidenzio che gli stessi non sono addebitabili all’attuale amministrazione. Avevamo promesso che i lavori sarebbero ripartiti e manteniamo questa promessa. Dopo un primo diniego totale delle Ferrovie dello Stato, siamo riusciti ad ottenere un parere parzialmente favorevole con prescrizioni, che ci consentirà comunque di realizzare l’opera, seppur variata rispetto a quella progettata». «Via de Gasperi sarà un boulevard paesaggistico, ricco di verde e con una pista ciclabile. Se riusciremo a portare avanti il progetto che prevede la riconversione delle attività produttive verso iniziative commerciali e turistiche e la realizzazione di varchi e piazzette sul mare, la strada diventerà a tutti gli effetti un vero e proprio prolungamento del lungomare fino a Marina di Stabia» ha aggiunto il sindaco Cuomo.

Carmine Iovine 

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