Tramite le proprie rappresentanze ecologiste locali, pur al di fuori del consiglio comunale e dalle cariche amministrative, i Verdi hanno presentato negli ultimi anni proposte concrete di riqualificazione e di sviluppo del paese mai direttamente prese in considerazione dall’amministrazione comunale.
I Verdi non escludono alleanze ma vagliano pure la possibilità di correre da soli e con un proprio candidato sindaco che potrebbe essere il giornalista Francesco Servino, nome noto dell’ambientalismo vesuviano, un passato tra le fila dei giovani del Sole che Ride, attivo non solo per la richiesta di bonifica di cava Sari ma anche per l’apertura di un Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico nell’area di cava Ranieri, battagliero per l’istituzione in città di un museo e proponitore di diversi progetti di sviluppo e di rilancio culturale del paese anche tramite le associazioni e comitati civici con cui collabora, in prima linea nella difesa del patrimonio storico terzignese e vesuviano.
Bonifiche, tutela della salute e sviluppo sono i punti cardine del programma ecologista. Per attuarlo i Verdi rivolgono il proprio appello a tutti i cittadini stanchi della situazione disastrosa in cui versa Terzigno e alla cittadinanza attiva che non può tirarsi indietro in un momento cruciale, perchè solo ed esclusivamente da essa può venire un impulso credibile per il cambiamento.
Lontano dalla protesta urlata e dai toni beceri, solo con persone pulite, trasparenti, vogliose e competenti, che diano il giusto peso alla collettività oltre che a se stesse, i Verdi intendono inaugurare un laboratorio duraturo che vada oltre la singola esperienza politica e invitano i cittadini terzignesi vogliosi di cambiamento e quanti vogliono far valere le proprie idee a prendere i contatti anche attraverso i social network (facebook, twitter) e tramite posta elettronica (verditerzigno@gmail.com) per chiedere maggiori informazioni.