Da sempre martire del laicismo, Bruno, considerato da prima un “minore”, è stato rivalutato nell’800 come icona del sacrificio contro il “Papa Re”, non è un caso infatti, che fu proprio dopo la Breccia di Porta Pia e l’annessione all’Italia dello Stato Pontificio che fu eretto il famoso monumento celebrativo in Campo dei Fiori, ove fu arso vivo.
E negli ultimi tempi si è approfondito anche il contenuto del suo pensiero, risultato attualissimo soprattutto in vista dei progressi della fisica che gli hanno dato ragione circa le sue teorie del tutto originali, tra cui l’infinità dell’universo, l’esistenza di mondi paralleli, la certezza dell’esistenza di altri pianeti simili alla Terra ed abitabili da popolazioni aliene, e via di seguito.
Nella Sala del Capitolo del complesso di San Domenico Maggiore, proprio dove Bruno cominciò i suoi studi, ordinato frate dell’”Ordo Praedicatorum”, per iniziativa e con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, dalle ore 16.15 alle 19.30 si svolgerà un convegno intitolato “Giordano Bruno e il nuovo Rinascimento napoletano”.
Interverranno: lo studioso rinascimentale Guido del Giudice, presidente della Giordano Bruno Society,Clementina Gily, Professore associato di Educazione all’Immagine Università Federico II di Napoli, Salvatore Forte,membro del Centro Studi Rosacroce e socio fondatore dell’A.S.C.I. (Associazione Scuola di Cinema di Napoli) che illustrerà i bassorilievi e le sculture della cappella che richiamano il pensiero bruniano, per il Comune di Napoli il Consigliere Francesco Vernetti. Sarà poi proiettato il corto “Eroico furore” del regista Afro de Falco, socio fondatore dell’A.S.C.I., sul pensiero dell’”heretico impenitente”, visto attraverso i ricordi del Cardinale Bellarmino, suo inquisitore.
Giovanni Di Rubba