Salvatore Perillo, consigliere comunale d’opposizione, risponde al collega Francesco Gallo, a poche ore di distanza dalla pubblicazione di una nota apparsa sulla pagina web d’orientamento politico Elaboriamopompei. Gallo, a sua volta, aveva replicato ai consiglieri Salvatore Perillo, Maria Padulosi e Andreina Esposito, puntando l’accento su un loro presunto cambio di posizione, a poche ore di distanza da un incontro privato al quale aveva partecipato l’intera minoranza consiliare. A finire al centro del dibattito politico la frase “Uliano a casa”, secondo alcuni pronunciata nel corso della serata.
Perillo torna sulla vicenda dunque. Rompe nuovamente il muro del silenzio, dichiarando quanto segue: «Mi preme intervenire ancora su questo argomento, perché vanno fatte alcune precisazioni su quello che ha scritto Gallo. Io e le mie colleghe/amiche di gruppo non ci siamo “rimangiati” alcuna parola o frase; semplicemente abbiamo voluto precisare la nostra posizione perché non desideravamo che la riunione intercorsa venisse strumentalizzata da qualcuno. Volevamo – continua il consigliere – che nessuno potesse farsi portavoce del gruppo, perché avevamo concordato di rivederci di lì a pochi giorni per elaborare un manifesto condiviso con argomento da definire. Purtroppo, e con mio rammarico, non è stato così».
E ancora Perillo dichiara: «Le parole “Uliano a casa”, messe insieme a mo’ di slogan, non sono uscite né dalla mia né dalla bocca di nessuno dei presenti. Le critiche mosse anche dal mio gruppo – spiega Perillo – sono state di carattere generale e rivolte verso alcune scelte scellerate dell’intera amministrazione di maggioranza. E proprio da esse il mio gruppo voleva partire “alzando il livello”. Il tutto senza però scivolare nello stereotipo di un’opposizione retorica e distruttiva ma, piuttosto, proponendoci come alternativa, lavorando nella direzione di fare emergere eventuali errori e prevenendone altri (come ad esempio il caso della gestione privata del cimitero al quale, da pochi giorni, si è aggiunta la sospensiva emessa dal Tar Campania alla quale potrebbe far seguito l’eventuale vittoria della Mirca nel ricorso. Tutto ciò provocherebbe seri danni economici a noi cittadini). Non pensiamo solo ad “abbattere il nemico”, perché i nostri unici interessi sono quelli che possono portare al benessere della città e dunque a migliorare la qualità di vita dei pompeiani. Inoltre, parlando ancora a nome del mio gruppo, credo che non possiamo autoproclamarci come il “meglio”, ma dobbiamo prima dimostrare di esserlo. Solo così la gente potrà riconoscerci come tale. Per concludere, volevo sottolineare che con questo chiarimento, non ci stiamo precludendo la possibilità di collaborare con l’altro gruppo d’opposizione, anzi. Però – termina Perillo – guai a pensare che la nostra inesperienza politica (visto che è il primo mandato da consigliere comunale per tutti e tre i membri del gruppo) possa essere una giustificazione per strumentalizzarci o manovrarci.
MarDiPa