Solo ed unicamente le donne, erano il bersaglio primario del presunto rapinatore Giuseppe Bene di anni 22 stabiese, arrestato dai carabinieri della stazione di Gragnano. I militari dell’arma gli contestano anche i reati di scippi e lesioni personali.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno consentito di far luce su una serie di colpi messi a segno dal presunto rapinatore evadendo persino gli arresti domiciliari, al fine di commettere gli episodi criminosi così ricostruiti.
Per evitare intoppi, Giuseppe Bene usciva in orari notturni soprattutto quando la presenza di gente in strada era scarsa.
Le vittime prescelte, erano appunto donne sole, preferibilmente a piedi, in modo da mettere a segno i colpi usando un modus operandi abituale, in sella ad uno scooter le inseguiva colpendole rapidamente.
Allorquando le vittime accennavano a reagire, il presunto rapinatore seriale le picchiava, sbattendole a terra, tappandoci la bocca in un sordo grido di dolore le rapinava.
Le testimonianze delle vittime, raccolte dalle Autorità Giudiziarie, hanno permesso la ricostruzione di un quadro di responsabilità a carico del Bene in ordine ai fatti per cui è stato arrestato.