Ercolano: jet set turistico o miserabile esempio di cattiva politica?

Municipio ErcolanoJet set del turismo archeologico mondiale o miserabile esempio di implosione governativa radicata nel tempo?  A Ercolano ci si interroga sull’esito delle prossime amministrative locali che sentenzieranno  il destino di una comunità in cui sono veramente in pochi a credere  e ancor meno a investire. La sana impresa, fatta eccezione per eroiche unità “combattenti “, snobba di fatto un territorio  che non è mai riuscito a compiere il salto qualitativo da paesotto di provincia a località archeologica di grido .

Oppressa da inciuci personali, rivalità familiari storiche e manie megalomani  messe in essere da falsi potenti indigeni Ercolano è stata per troppo tempo additata quale capolavoro di inefficienza e contraddizione politica dalle realtà urbane vesuviane confinanti. Fingere di ignorare tale miserabile dato equivale a mortificare , è opportuno ribadirlo con forza, la dignità e l’intelligenza di chi mai si è venduto per un piatto di lenticchie prostituendo l’amore per i luoghi al più bieco interesse personale.  Il consigliere renziano doc del Pd Ciro Buonajuto, amato dai giovani che nel dirigente nazionale vedono il nuovo che avanza, potrebbe essere una valida alternativa allo stallo elettorale che per decenni ha scandito i ritmi della cittadina vesuviana.

Sempre che se eletto al buon Ciro sia concesso poi di governare con “tranquillità” non essendo costretto a difendersi da continui attacchi personali destinati solo a danneggiare il già agonizzante paese. L’immobilismo : questo il nemico mortale di un’Ercolano che non può più concedersi il lusso di aspettare interventi miracolosi provenienti da una Roma sempre più lontana . Occorre agire e in tempi utili per quanto meno salvare il salvabile : fin che si continueranno ad identificare politici indigeni con lo pseudonimo e non con i reali dati anagrafici lo spettro del fatalismo rinunciatario e dell’approssimazione spicciola incomberà sinistro sull’area vulcanica più famosa d’Europa.

Per dirla in breve :  “ la povertà infuria il lavor ci manca sul campanile di Pugliano sventola bandiera bianca”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.