Gli esecutori della gambizzazione hanno, poi, immediatamente fatto perdere le loro tracce. Per Pignoli, invece, c’è stata la corsa all’ospedale San Leonardo di Castellammare dove i camici bianchi stabiesi lo hanno medicato, per poi sottoporlo ad intervento chirurgico diretto ad estrarre la pallottola frantumatasi nel femore del 25enne stabiese. Ad operazione conclusa i medici del nosocomio del viale Europa hanno giudicato Pignoli “fuori pericolo”.
Sul caso indagano gli agenti del commissariato di Ps, agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del vicequestore Daria Alfieri, che dopo aver ascoltato la versione della vittima hanno attivato subito i rilievi sul posto della gambizzazione all’Acqua della Madonna ed hanno fatto scattare le indagini per risalire agli aggressori.
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori il 25enne, arrestato alcuni mesi fa insieme a due minori per aver tentato un “cavallo di ritorno”, prima di essere vittima del raid avrebbe avuto un litigio con altri ragazzi all’interno di un locale del lungomare di corso Garibaldi. Un alterco, sembra a causa di uno sguardo di troppo ad una ragazza oppure un apprezzamento, fatto di parole grosse dove le parti non se le sono mandate a dire. Poi si sarebbe passati dalle parole ai fatti. Intanto i poliziotti stabiesi – sfruttando anche le immagini tratte dal sistema di videosorveglianza da poco inaugurato – siano già vicini a stringere il cerchio delle indagini.
Raffaele Cava