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Usura, arrestato lo zio del bomber Ciro Immobile

Guardia di Finanza Auto(259)Figura anche lo zio di Ciro Immobile, calciatore della squadra tedesca del Borussia Dortmund, tra le due persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata nell’ambito di un’indagine contro l’usura, coordinata dalla locale Procura. Francesco Immobile, 71 anni, come riferiscono i finanzieri, ha precedenti per contrabbando di sigarette, ed è fratello del padre del giocatore. Insieme a Immobile è finito in carcere Andrea Gargiulo, 44 anni. Sequestrati di beni per 700mila euro.
Risultano indagati, inoltre, altri soggetti, tutti ritenuti responsabili, in concorso con gli odierni arrestati, delle attività illecite, la cui posizione sarà oggetto di ulteriori indagini.

L’articolata attività investigativa svolta prende avvio dalla denuncia sporta da un noto avvocato civilista del Foro di Torre Annunziata, il quale per aiutare un amico, risultato successivamente anche lui responsabile del reato di intermediazione usuraia, aveva richiesto un prestito di 30mila euro a Immobile, noto pregiudicato con precedenti per contrabbando di sigarette, e si era visto dallo stesso richiedere interessi superiori al 120% annui.

In pochi mesi il debito era lievitato a oltre 150 mila euro, rendendo insostenibile la condizione economica del professionista.

Per fronteggiare le difficoltà nel pagare gli interessi all’Immobile, il professionista era costretto a richiedere ulteriori e frequenti piccoli prestiti, tra i 5mila e i 10mila euro, al Gargiulo che applicava nei suuoi confronti lo stesso tasso.

I successivi approfondimenti investigativi effettuati dai finanzieri oplontini, su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno consentito di accertare che Immobile aveva elargito prestiti usurai anche nei confronti di altri imprenditori, molti dei quali hanno negato di aver corrisposto interessi usurai e la cui posizione è tutto al vaglio degli inquirenti.

“Solo un imprenditore del Nord Italia, oltre al professionista di Torre Annunziata, ha avuto il coraggio di confermare le risultanze investigative, dichiarando di aver ricevuto prestiti in contanti per oltre 100mila euro da Immobile e di aver dovuto corrispondere, in un periodo di circa 18 mesi, interessi mensili pari al 10% senza così riuscire mai a estinguere il prestito”, ha scritto in una nota il procuratore capo di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico.

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