“La Regione Campania intervenga immediatamente in merito alla frana che da domenica impedisce a 25 famiglie ,in via Tuoro, sui Boschi di Quisisana, di potersi muovere liberamente” è il commento a caldo dell’ex consigliere regionale di Sinistra e Libertà Tonino Scala, oggi responsabile legalità del partito. Scende in campo Tonino Scala per difendere un diritto quello alla mobilità e alla fruibilità dell’unica via d’accesso alle abitazioni di queste persone che vivono nella zona collinare. A 48 ore di distanza dall’evento franoso, ancora nessun intervento di risoluzione del problema è stato affrontato.
“Li – sottolinea Tonino Scala- ci sono famiglie con bambini piccoli, ci sono persone anziane, c’è una comunità di recupero per tossico dipendenti e tutta una serie di attività agricole e di allevamento di animali che non possono attendere i tempi biblici della politica e della burocrazia. Sono stato sul posto- racconta Tonino Scala – e gli abitanti mi hanno manifestato tutti i disagi che stanno vivendo. Disagi di vita quotidiana. Portare una spesa, accompagnare i bambini a scuola, andare a lavorare è diventato un problema. Con la pioggia e il fango vedere persone in fila indiana muoversi a piedi e nel buio più totale fa male. La politica di fronte a fatti del genere non può alzare le mani e voltare lo sguardo. Nascondendosi dietro al paravento ” del non ci sono risorse”. Come partito ci siamo attivati con il nostro capogruppo alla Camera e abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente. A livello locale chiediamo l’istituzione di un’unità di crisi interistituzionale volta a risolvere nel più breve tempo possibile l’incresciosa vicenda”.
Nell’interrogazione presentata da Arturo Scotto capogruppo alla Camera si legge: “Premesso che: Il rischio idrogeologico è una conclamata emergenza nazionale e lo dimostrano i dati statistici e le analisi scientifiche. Premesso che: come confermano i rilievi effettuati l’ 81,9 % dei comuni italiani presenta aree in dissesto idrogeologico; Premesso che: Lo Stato ha speso 3,5 miliardi di euro per danni e risarcimenti da frane e alluvioni dal 1945 a oggi. Dalla stipula degli accordi a oggi gli interventi conclusi sono davvero pochi. Considerato che:ad ogni pioggia più o meno intensa l’area che va da Monte Coppola ai Boschi di Quisisana al Parco della Reggia Borbonica nel comune di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, è afflitta da continue frane e alluvioni che mettono a rischio l’incolumità dei residenti e dei frequentatori del Parco di Quisisana.
Rilevato che ad ogni frana più o meno grande la strada in più punti crolla e che il Comune la sola soluzione che riesce a trovare è il chiudere la circolazione mettendo così in ginocchio più di una cinquantina di famiglie ivi residenti.Considerato che :L’abusivismo imperante nella zona e la mancanza di controlli da parte delle autorità preposte fanno il resto.Il sottoscritto intende sapere se il Governo sia a conoscenza della grave situazione del territorio collinare di Castellammare, aggravata dalle ultime piogge. Quale sia il piano che il Governo intenda applicare per risanare la viabilità e la sicurezza umana per la zona”.