Caos all’ospedale San Leonardo del viale Europa, dopo l’annuncio dell’attivazione della nuova Tac dal prossimo primo marzo arriva la lettera di mobilità per 5 tecnici della Radiologia. Nelle ultime ore 5 tecnici in servizio hanno ricevuto una lettera dai vertici dell’Asl Na 3 Sud con cui si fa presente che dovranno trasferirsi, proprio dalla data del primo marzo, all’ospedale di Boscotrecase “in via temporanea” (si legge nella comunicazione) ma non si specifica il termine del trasferimento provvisorio. Motivo di questo provvedimento di cui non ne erano minimamente a conoscenza nè il personale nè i medici del reparto? “Dal primo marzo inizieranno i lavori di installazione nella nuova Tac al San Leonardo”. Una situazione al limite del paradosso se si pensa che proprio per quella data era stata annunciata l’attivazione della nuova Tac.
Da ricordare che attualmente i tecnici a disposizione del nosocomio stabiese sono 17 (di cui 5 fuori turno). Ciò vuol dire che a dividersi le turnazioni e a lavorare a tempo pieno al reparto Radiologia sono solo in 12. Quindi un trasferimento di 5 unità, significherebbe depotenziare del 50% il personale tecnico in uno dei reparti fondamentali di qualsiasi presidio ospedalieri tanto più al “San Leonardo” che serve un vasto bacino d’utenza.
Quello che ancora non è chiaro è se il servizio Tac (attualmente in funzione con un’attrezzatura a dir poco vetusta) resterà attivo. Una decisione del vertici aziendali, quella del trasferimento di 6 tecnici a Boscotrecase, che ha destato l’attenzione dei sindacati già pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Questo non solo per l’ennesimo disagio che verrebbe a crearsi ai danni degli utenti ma anche perchè la Tac nuova da mettere in funzione al San Leonardo è stata acquistata con soldi pubblici ben due anni fa e “parcheggiata” nei depositi dell’azienda, ma ora senza la giusta manutenzione per questo lungo lasso di tempo come garantirà il servizio? E’ l’interrogativo che si pongono i rappresentanti dei lavoratori sempre più preoccupati per le sorti del presidio stabiese già alle prese con tanti problemi tra cui l’emergenza (cronica) al pronto soccorso.