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Allagamenti, gli “Arancioni” si oppongono: “Prima di vessare i cittadini, il Consorzio faccia il suo dovere!”

Rifiuti fiume Sarno 3A Scafati, dopo la pioggia e gli allagamenti che hanno paralizzato diverse zone della città, stavolta piovono le bollette del Consorzio di Bonifica per il 2015. Oltre al danno, sembra quindi arrivare la beffa per moltissimi cittadini stanchi di tasse per dei servizi poco tangibili se non inesistenti. Dalla parte degli scafatesi gli attivisti di ‘Scafati Arancione’ Francesco Carotenuto, Raffaele Bicezio, Francesco Elefante ed Andrea Cini che dichiarano guerra a questa nuova stangata: “Non sappiamo se ridere o se piangere davanti a quest’ennesima situazione.

Ci chiediamo come abbiamo trovato il coraggio per inviare a casa della gente le bollette del 2015… Il Consorzio vuole essere pagato, forse, per non aver ripulito i canali del fiume? O forse chiede soldi per averci dato la gioia di ospitare i rifiuti provenienti da tutte le città del fiume Sarno, che confluiscono proprio a Scafati?  Sarà che vogliono essere pagati per non aver mai fatto la loro parte nella risoluzione della questione allagamenti a Scafati?  Noi crediamo che le bollette siano illegittime e siamo stanchi dello stalking messo in campo oramai da anni da un Ente inutile e dispendioso come il Consorzio di Bonifica del Sarno”. Arriva quindi la risposta ufficiale di Scafati Arancione al Consorzio:

“Qualche giorno fa il sindaco Aliberti ha inviato ai cittadini scafatesi aventi diritto il rimborso per i canoni di depurazione degli anni precedenti e quindi, a questo punto, sembra evidente che anche l’amministrazione sia del nostro stesso avviso. Siamo dell’idea che il Consorzio vada abolito, poiché non ha raggiunto i suoi obiettivi. Chiediamo quindi di fermare subito tutti i proclami elettorali in questo senso e di intraprendere immediatamente un’azione congiunta di tutte le forze politiche per fermare le bollette – illegittime – del Consorzio. Inoltre cogliamo l’occasione per chiedere un monitoraggio dei fondali del fiume. Temiamo che la condizione in cui si trovano potrebbe creare un’ostruzione al normale corso dell’acqua, creando delle esondazioni. Infine chiediamo di sapere quali siano le sostanze presenti sul fondo dei canali.

Presenteremo all’Arpac una formale richiesta per conoscere dettagliatamente la natura dei fondali, per verificare e scongiurare eventuali presenza di sostanze tossiche. Nel frattempo chiediamo al Consorzio di non disturbarci con le sue bollette; risponderemo quando avranno eseguito, almeno per una volta, il loro dovere”.

Raffaele Cirillo

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