Secondo il superpentito del clan dei Casalesi Antonio Iovine i lavori di metanizzazione tra Casal di Principe e Casapesenna, tra il 1999 e il 2003, sarebbero stati realizzati da società vicine ai boss.
I carabinieri del Noe stanno scavando a Casal di Principe per accertare la profondità delle tubature. Di norma la profondità prevista è di 60 centimetri: le ditte qui invece si sarebbero fermate a 30 centimetri, ottenendo un guadagno illecito e mettendo a rischio la sicurezza.
L’ex presidente della cooperativa Cpl Concordia, Roberto Casari, risulta indagato per l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di metanizzazione in sette comuni del Casertano. Secondo l’indagine condotta dai pm della Dda Cesare Sirignano, Catello Maresca e Maurizio Giordano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, la Concordia – guidata da Casari fino al mese scorso – avrebbe ottenuto l’appalto grazie alla fazione dei Casalesi guidata da Michele Zagaria.