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Ville di Stabia: è giallo sull’affluenza dei visitatori

villa-san-marcoIl dato sull’affluenza alle Ville di Stabia assomiglia a uno di quei romanzi gialli che tengono incollati il lettore fino all’ultima pagina. Cifre, dati, dichiarazioni, controdichiarazioni, smentite, errori sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano l’intricata trama di questa vicenda. Vicenda per la quale è necessario, anzi doveroso, fare chiarezza. Come ogni buona storia che si rispetti bisogna partire dall’inizio. Lo scorso 9 gennaio viene diffuso dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei il dato delle visite ai siti vesuviani relativo all’anno 2014. Questo documento venne ripreso da alcuni esponenti politici del comune di Castellammare di Stabia. Dichiarazioni che divennero poi oggetto di un articolo apparso su questa testata nel medesimo giorno. Ecco quanto venne allora dichiarato dal consigliere d’opposizione Eduardo Melisse:

Secondo quanto riferito dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei, le ville di Varano hanno fatto registrare nel 2014 appena 19.296 visitatori rispetto ai 33.521 dell’anno precedente. Dati che ‘mortificano’ le bellezze della nostra città e pongono un freno allo sviluppo turistico che dovrebbe rappresentare una delle vie maestre da seguire. Se è pur vero che il crollo di visitatori è imputabile a vari fattori, marketing organizzativi e logistici, non possiamo continuarci a nascondere dietro un dito, ma dobbiamo lavorare affinché il sito stabiese possa ricevere la giusta valorizzazione in un’ottica di sistematizzazione del circuito archeologico vesuviano”.

Quindi, a gennaio 2015 esisteva un documento che inequivocabilmente attribuiva a Stabia poco meno di 20mila visitatori. Tuttavia nella tarda serata di ieri la pagina facebook “Scavi archeologici di Stabiae”, collegata a una nota Fondazione, in un post (foto sotto) riporta un dato diverso, parlando per l’anno 2014 di ben 40mila visita alle ville romane.

Nel chiedere delucidazioni alla Soprintendenza circa questo evidente contrasto di cifre, ci viene risposto:

Effettuando il conteggio delle visite 2014 risultò un errore in relazione ai dati di Boscoreale. Quindi i 19.296 visitatori vanno ascritti al sito di Boscoreale e non a Stabia”.

Sennonché nella tabella aggiornata dei dati 2014, disponibile sul sito pompeisites.org (foto sotto), si vede che Boscoreale ha sommato nell’anno in questione 10mila visitatori: una quota dimezzata rispetto a quella comunicata, mentre il dato delle Ville sembrerebbe coincidere con quanto pubblicato dalla pagina facebook. Tuttavia, alcune perplessità restano. In primo luogo, come può essere possibile che una Soprintendenza confonda i dati di due siti archeologici diversi e per giunta posti anche a una certa distanza l’uno dall’altro? In secondo luogo, il margine di errore è assai ampio visto che si parla non di qualche centinaio di turisti in più ma di svariate migliaia.

Ad intricare ancora di più la vicenda concorre un altro elemento: il primo cittadino Nicola Cuomo nell’ambito dell’incontro tenutosi ieri a Roma sull’abusivismo nell’area di Varano, a proposito delle Ville aveva dichiarato:

E’ nostro interesse salvaguardare l’interesse collettivo primario di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico di Castellammare”.

Una dichiarazione che ha preceduto di poco il post della pagina e che risulta quanto meno strana, visto che le 40mila visite dovrebbero essere motivo non solo di grande soddisfazione ma un dato concreto dal quale partire per ogni azione di tutela archeologica. Certo, si potrebbe obiettare il fatto che il primo cittadino poteva non essere al corrente del dato aggiornato. Un dato che ricordiamo era di pubblico dominio già da due mesi. Insomma, qualcosa non torna. Come in ogni buon giallo dovrebbe esserci una soluzione, che al momento però sfugge. Nel frattempo, restiamo in attesa che si possa fare chiarezza circa le dinamiche che hanno prodotto questa strana e paradossale situazione.

Angelo Mascolo

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