Vincono ex-aequo il primo premio nella categoria luongometraggi ‘Il Viaggio di Marco Cavallo’ sugli ospedali psichiatrici giudiziari, dei registi Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi e ‘Lo Stato della Follia’ ‘Lo Stato della Follia’ di Pasquale Cordio, che racconta in prima persona l’esperienza di un attore, ex-internato presso un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Per aver affrontato lo stesso cruciale problema delle strutture di detenzione, uno onirico e simbolico, l’altro in quanto connubio fra cinema e realtà. “Il cavallo è magico, dovunque arriva sfonda porte e cancelli” è il commento del dott. Peppe Dell’Acqua, fra gli interpreti del ‘Viaggio’ e allievo di Basaglia.
Ex-aequo anche nella categoria cortometraggi dove primeggiano ‘Malatedda’ lavoro di Diego Manfredini ambientato in Sicilia dalla grande forma drammaturgia e ‘La Valigia’, cortometraggio di animazione sull’Alzheimer di Pier Paolo Paganelli, ricco di poesia, struggimento e padronanza del mezzo expresivo. Menzioni speciali per ‘Ubuntu’ di Antonella Grieco, storia di una madre e del suo bambino affetto dalla sindrome di Down alla periferia di Nairobi e ‘Senectus Ipsa Morbus’ opera impietosa sull’Alzheimer della giovanissima Rosa Maietta.
Film proiettati al PAN: ‘Ciò che mi nutre mi distrugge’ lungometraggio sui distrurbi alimentari di Ilaria Del Laurentis e Raffaele Brunetti. ‘Cronaca Rosa’ opera collettiva dei registi Ludovica Mutinelli, Chiara Menegazzo, Tobia Schiavon, Flavio De Nardi e Graziano Gasparetto dedicato alla violenza sulle donne. ‘Pollicino’ cortometraggio di Cristiano Anania sull’Alzheimer e l’alienazione di chi ne soffre. Thriller, cortometraggio di Giuseppe Marco Albano, una scelta fra lavoro e salute all’ombra delle acciaierie di Taranto. ‘’Tutti matti per la birra’, cortometraggio di Rino La Rocca e Luca Galatola, una vicenda di imprenditoria e recupero sociale nel Rione Sanità di Napoli, dove è nata l’azienda che produce la birra artigianale ‘Antesecula’.
L’iniziativa, inserita nel panorama delle rassegne cinematografiche a carattere sociale, ha visto il patrocinio degli Assessorati alla Cultura e al Turismo e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e la partecipazione attiva degli Assessori Gaetano Daniele e Roberta Gaeta.
La giuria, presieduta da Titta Fiore, caporedattrice Cultura e Spettacoli de ‘Il Mattino’ e critico cinematografico è composta dalla scrittrice e psicologa analista Chiara Tozzi, dal presidente dell’Associazione Città del Monte Ciccio Capozzi, da Sabrina Morena del Festival Spaesati di Trieste, dal regista e sceneggiatore Guido Lombardi, da Barbara Massimilla, psichiatra analista e presidente della rivista Eidos Cinema Psyche e Arti visive, dallo psichiatra e psicoterapeuta Ignazio Senatore docente all’Università Federico II, organizzatore e direttore artistico del festival “I corti sul lettino” di Napoli.
Hanno collaborato a questa prima edizione del Premio: il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, il Festival S/paesati di Trieste, la Rete del Caffè Sospeso, il portale Napoli Città Sociale, l’Associazione Italiana Residenze per la Salute Mentale (AIR SaM) e il Centro Studi Antonio D’Errico.
Oltre 60 i film in concorso, fra lungometraggi e corti, realizzati da professionisti e addetti ai lavori, italiani, spagnoli e croati che hanno contribuito ad arricchire di contenuti una due giorni emozionante che ha visto ritrovarsi al Palazzo delle Arti di Napoli, giovedì 5 e venerdì 6 marzo, studenti, operatori e attivisti che si sono confrontati sulle questioni relative ad ospedali psichiatrici giudiziari, trattamento degli anziani, vecchiaia, alienazione, scelte obbligate tra diritto al lavoro e diritto alla salute.
Numerose le testimonianze in sala come quella di membri del “Comitato Verità e Giustizia per Franco Mastrogiovanni”, intervistati dal giornalista Dario Stefano Dell’Aquila e impegnati a restituire giustizia alla vicenda del maestro elementare di Castelnuovo di Cilento, morto il 4 agosto 2009 legato mani e piedi ad un letto del reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania, dove era stato ricoverato pochi giorni prima.
Altro tema cruciale, le pratiche terapeutiche invasive, in particolare l’elettroshock del quale parla il Collettivo Antipsichiatrico “Antonin Artaud” di Pisa, che all’argomento ha dedicato un libro. Abbandonata per lungo tempo, la procedura elettroconvulsivante è stata riportata in auge, a dispetto delle fratture e delle perdite di memoria che comporta, durante gli anni ’80 su pressioni delle assicurazioni sanitarie attive negli Stati Uniti, dove oggi viene praticata anche sui bambini. In Italia, questo trattamento che coinvolge, ogni anno, oltre mille persone, è stato reintrodotto negli anni ’90 dal Ministro della Sanità Rosi Bindi. Nel 2002 le Regioni Piemonte, Toscana e Marche avevano dato vita ad un provvedimento legislativo di abolizione, ritenuto incostituzionale dalla Corte Costituzionale, ma nel 2013 la Regione Sicilia ha varato un provvedimento analogo sul quale la Corte non si è ancora espressa.
Numerosi i colleghi, i familiari e gli amici del dott. Rossano intervenuti e tanti anche i cittadini che hanno contribuito al successo della manifestazione: Giovanni Villone, medico, presidente del Centro Studi A. D’Errico, Gianluigi Di Cesare, psichiatra dell’ASL di Roma e psicologo analista, Giuseppe Dell’Acqua, psichiatra, Barbara Maximilla, psichiatra, psicologa e analista, Sabrina Morena del Festival ‘Spaesati’, Federico Russo del Festival ‘Lo Spiraglio’, Ignazio Senatore docente di Psichiatria alla Federico II e direttore artistico della rassegna ‘Corti sul lettino’, Chiara Tozzi Premio ‘Imaghia’, Fedele Maurano, psichiatra e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL NA 1 Centro, Paola Russo, psichiatra analista, i ragazzi del Collettivo che ha occupato l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Materdei, Sergio D’Angelo, Direttore del Gruppo di Imprese Sociali Gesco, Gaetano Di Vaio, regista di Figli del Bronx Produzioni, Luciano Carrino, Psichiatra, presidente KIP International School, Sergio Moccia, Ordinario di Diritto Penale Univ. Federico II.
Risale appena al 2006, la convenzione ONU che definisce la disabilità, ma i disabili sono sempre esistiti e, fin dai tempi antichi, è stata chiara la diversità fra deformazione fisica e ‘non sana mentalità’ come la definisce il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola sanzionando la mostruosità di chi nasceva diverso che venivano, a seconda delle culture, sacrificati in maniera rituale, o segregati perché ritenuti posseduti, comunque considerati ‘al di fuori della legge’. Il problema diventa più complesso quando si comincia ad introdurre la manifestazione della propria condizione esistenziale e si comincia a definire la malattia mentale, diversa dalle altre patologie.
Ad anni recenti appartiene anche la procedura del Passaporto Ematico per i giovani atleti una carta con tutti gli esami ematici e cardiaci svolti da chi pratica sport (ma anche da chi non ne pratica) e da ripetere con regolarità per evitare malattie e malori introdotta dal dott. Alfonso De Nicola, medico sociale del Napoli Calcio, insieme alla Fondazione Fioravante Polito, dal nome del calciatore morto di leucemia. Il dott. De Nicola è stato premiato con un’opera in cartapesta dell’artista Claudio Cuomo.
Di solitudine delle metropoli occidentali, e nelle nostre province, come matrice di comportamenti ‘folli’ parla lo scrittore Maurizio De Giovanni.
La manifestazione ha ospitato la mostra fotografica realizzata dagli utenti dell’Unità Operativa Complessa di Salute Mentale di Ischia diretti dal filmmaker Silvano Preziosi e l’opera in cartapesta dedicata alla poetessa Alda Merini dell’artista Claudio Cuomo, che sarà in collegamento online con RadioUeb.