Porto di Torre Annunziata, Sel: “Scempio ambientale e occupazionale”

Torre Annunziata, Località Rovigliano (NAPOLI): Pesca alla foceArriva l’ennesima beffa ai danni di Torre Annunziata e dei disoccupati che avevano riposto speranza di trovare occupazione nel progetto di riqualificazione del Porto e dall’ampliamento del sito industriale di stoccaggio di liquidi infiammabili.
Non ci risulta infatti che l’amministrazione comunale abbia subordinato la realizzazione del progetto dello scalo portuale ad un impiego della forza lavoro torrese o che sia stato chiesto alla ditta che gestisce i serbatoi petroliferi un piano industriale che preveda ad un incremento occupazionale.

Ci auguriamo che nei prossimi giorni i sindacati e le associazioni ambientaliste siano convocati a Palazzo Criscuolo e che venga istituito un tavolo tecnico che quantifichi la creazione di nuova occupazione derivante dalla realizzazione delle opere e sia controllata l’incidenza ambientale delle stesse in modo che non venga compromesso ulteriormente un territorio che avrebbe bisogno esclusivamente di bonifiche paesaggistiche e di infrastrutture turistiche.
Sembra che l’unico obiettivo, nel caso del porto di Torre Annunziata, sia quello di impiegare gli ingenti fondi europei per destinarli alle solite ditte, in particolare quelle gravitano intorno al business dei rifiuti. Infatti dei 33 milioni stanziati ben 12 milioni saranno utilizzati per le attività di smaltimento relative allo sbancamento del fondale.
Anche in questo caso – come per il progetto grande fiume Sarno – l’amministrazione Starita concede il proprio avallo a progetti Regionali ricadenti sul nostro territorio ma che non porteranno benefici concreti per Torre Annunziata sia dal punto di vista occupazionale che da quello ambientale.

Vincoli ambientali che sembrano essere passati in secondo piano anche per quanto riguarda il permesso per la costruzione dei nuovi serbatoi petroliferi. Infatti se l’autorizzazione ambientale e paesaggistica ministeriale impone la costruzione di due cisterne, il Comune sembra concedere un insediamento totale di 12 serbatoi, 5 in più rispetto a quelli esistenti; ciò deturperebbe maggiormente la linea di costa e non consentirebbe uno auspicato sviluppo turistico del tratto che va da Rovigliano alla Salera, già segnato dalla mancata realizzazione del Mercato del Pesce e dal fallimento della riqualificazione del lido Santa Lucia.

I torresi sono stanchi di chiacchiere e di progetti mirabolanti che – fino a oggi – sono rimasti sulla carta e che non hanno portato ricchezza e benessere ai nostri concittadini. Torre Annunziata non può permettersi un ulteriore fallimento della giunta Starita, che in questo caso non ricadrebbe solo sulle spalle del Sindaco ma su tutta la popolazione che ha subito in questi ultimi anni una forte decrescita occupazionale e ha visto un aumento delle problematiche legate ai reati ambientali.
Sinistra Ecologia Libertà sosterrà la mobilitazione dei disoccupati e dei lavoratori fuoriusciti dal bacino occupazionale con cui lotteremo affinché il lavoro ritorni ad essere il tema principale delle scelte future dell’amministrazione, ma saremo anche a fianco degli ecologisti, consapevoli che qualsiasi politica di sviluppo industriale e occupazionale non debba essere effettuata a discapito della salvaguardia dell’ambiente e a danno della salute dei cittadini.

Massimo Napolitano
Coordinatore cittadino
Sinistra Ecologia Libertà
Torre Annunziata
Circolo S. Pertini

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