La vicenda dello sgombero di Palazzo Fienga sta assumendo i toni di una farsa. Sinistra Ecologia Libertà si è sempre mostrata perplessa sull’intera vicenda, gestita in malo modo dall’amministrazione Comunale.
Tutti governi cittadini che si sono succeduti non hanno avuto la forza di sgomberare le sole famiglie camorristiche, come prevedeva la prima ordinanza del 1996. Ma il Sindaco Starita – obbligato dalla Prefettura di Napoli- nel 2014 ha trovato la soluzione nello scoprire che l’intero edificio era pericolante. Per cui si è proceduto al trasloco forzoso di tutti gli occupanti dello stabile. In questo modo, però si è distrutta la vita di persone oneste come Filippo Fiorenza che nulla hanno a che fare con la malavita organizzata.
Ci domandiamo se i 500mila euro stanziati per lo sgombero di palazzo Fienga non potevano essere impiegati diversamente; si potevano ristrutturare gli edifici pubblici scolastici in disuso con un cambio della loro destinazione d’uso oppure si poteva concedere una sovvenzione ai proprietari per permettere la messa in sicurezza dell’edificio.
Ma tutto questo presupponeva una programmazione che non c’è stata, nonostante ci fossero tempi e modi per pianificare una soluzione che non impegnasse una cifra così onerosa per le casse pubbliche. Il nostro partito è da sempre impegnato nel denunciare la consuetudine emergenziale dell’effettuare decretazioni d’urgenza che riteniamo essere il paravento dietro il quale si cela la poco trasparenza degli atti amministrativi e gli episodi più gravi di corruzione.
E ci sembra una beffa che la giunta richieda la restituzione dell’intera cifra ai proprietari degli appartamenti. Per questa ragione chiediamo al Responsabile per la trasparenza e la corruzione, il segretario generale dott. Lorenzo Capuano di relazionare sull’intera vicenda all’Agenzia Nazionale Anticorruzione diretta da Raffaele Cantone.