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Nola: capitello romano, incontro tra il consigliere Moccia e il dottor Barbato

barbato-e-moccia-photo-credit-francesco-servinoProsegue la vicenda relativa al rinvenimento del capitello romano in località Villa Albertini a Nola: il dottor Gennaro Barbato del Comitato Civico Vesuviano, a cui si deve l’importantissima scoperta del reperto oggi custodito nel locale Museo Archeologico, incassa l’appoggio del determinatissimo consigliere di maggioranza di Forza Italia Giancarlo Moccia, medico chirurgo, presidente della II commissione consiliare permanente del comune nolano.
Il dottor Moccia, legatissimo alla frazione in cui risiede, Piazzolla di Nola, nella quale è stato rinvenuto il capitello, ha ricevuto il dottor Gennaro Barbato e una rappresentanza di attivisti (il giornalista Francesco Servino e Giuseppe La Pietra del gruppo archeologico d’Italia) rendendosi disponibile ad aprire un tavolo di discussione per la probabile presenza di reperti dal valore inestimabile, parti di un antico edificio romano di culto o addirittura della villa residenziale dell’imperatore Cesare Ottaviano Augusto che nei dintorni di Nola venne a spirare come riportato da diverse cronache dell’epoca.

Il dottor Moccia si è reso disponibile ad interloquire con i dirigenti del comune di Nola e con i funzionari preposti della soprintendenza per fare luce sul rinvenimento del prezioso reperto che presenta similitudini evidenti con altri importanti edifici dell’antichità e valutare quindi le possibilità di intervento.
Moccia ha manifestato interesse nell’organizzare un convegno assieme a Gennaro Barbato e ad altre figure del mondo della cultura e dell’archeologia vesuviana che potrebbe avere il titolo “Sulle orme di Augusto” e che potrebbe tenersi proprio nel punto esatto dove è sepolto l’edificio, ovvero nel cortile della scuola elementare a cui il consigliere ha donato un lettino medico e una cassetta di pronto soccorso con la sua prima indennità di consigliere comunale.

“L’evento contribuirà a portare all’attenzione delle autorità e della popolazione la vicenda del potenziale tesoro nascosto a Piazzolla di Nola” ha dichiarato Moccia: “Considerata l’importanza del ritrovamento del capitello, che testimonia sicuramente la presenza di un sito archeologico la cui scoperta avrebbe un effetto di risonanza non solo regionale e nazionale ma oserei dire di livello planetario, occorre profondere gli sforzi a beneficio di una realtà sociale finora “ghettizzata” e considerata una sorta di “periferia delle periferie” ma che conserva in realtà tracce di prim’ordine sotto il profilo storico, archeologico e culturale”.
Soddisfatto dell’incontro il dottor Gennaro Barbato: “Prendo atto della volontà e della determinazione del dottor Moccia e mi rendo disponibile, tramite il Comitato Civico che rappresento, a organizzare nel migliore dei modi l’iniziativa di informazione che avrà di sicuro un’eco notevole per Piazzolla di Nola e che rappresenterà una tappa importante per la storia e l’archeologia mondiale. Sotto ai nostri piedi, in tutta l’area vesuviana, c’è un’immenso patrimonio che attende solo di essere scoperto e valorizzato, a beneficio delle comunità locali e delle future generazioni”.

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