Fondi Pac, i dubbi di Buono (Cisl): “Come sono stati spesi i fondi in passato?”

matteobuonocislsalerno1Salerno. Piano di Zona S1, la Cisl vuole vederci chiaro sulla gestione dei fondi del primo riparto del Pac, il programma nazionale dei servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti. “Dall’incontro tenuto, insieme agli altri rappresentanti di Cgil e Uil, siamo andati via senza sapere come sono state spese le risorse del passato”, ha affermato Gioacchino Bartiromo, coordinatore zonale dell’Agro per la Cisl che, insieme al segretario della Fnp provinciale, Giovanni Dell’Isola, ha chiesto di entrare nel merito dell’utilizzo delle risorse europee da parte dell’Ufficio di Piano di Nocera Inferiore.

“Abbiamo trovato massima disponibilità al dialogo da parte della responsabile, la dottoressa Maddalena Di Somma, ma l’incontro non è andato oltre la fase interlocutoria. Aspettiamo di avere le rendicontazioni e i dirigenti del Piano, a quanto sembra, hanno difficoltà a produrle materialmente. In questo modo c’è il rischio di gravare anche sulla qualità dei servizi attuali in quanto potrebbero perdersi le risorse”.

“Dai sindaci dell’Ambito di Piano vorremmo lo stesso impegno che impiegano per battersi sul discorso assunzioni. Per noi è fondamentale non perdere di vista i servizi offerti alla comunità dell’Agro nocerino sarnese e i finanziamenti europei futuri”, ha spiegato Matteo Buono, segretario generale della Cisl salernitana.

“La vicenda della perdita del finanziamento sul programma “orti sociali” è nota. Per responsabilità anche dei Comuni interessati, incapaci di mettere in campo un programma serio, non si è data l’opportunità a tanti anziani di poter usufruire dell’iniziativa. Ora siamo alla vigilia della programmazione del secondo riparto dei fondi Pac. Riteniamo necessario accelerare dei percorsi condivisi allo scopo di garantire che le risorse disponibili siano effettivamente destinate per interventi urgenti e coerenti alle reali esigenze dei cittadini, partendo da una analisi attenta dei bisogni”.

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