Terme di Stabia, concordato al vaglio del tribunale: slitta alla settima prossima l’esito

Terme di Stabia (4)Vertenza Terme di Stabia, sarà un’altra settimana di passione per i lavoratori del complesso termale che attendono di conoscere l’esito del concordato preventivo presentato dal Comune al tribunale di Torre Annunziata. Questa mattina la sezione fallimentare del tribunale oplontino, presieduta dal giudice Vincenzo Del Sorbo, si è riunita in camera di consiglio per emettere la sentenza che i termali attendono già da mesi. Ad attendere la decisione tanti dipendenti dell’azienda, sindacalisti e i rappresentanti dell’amministrazione comunale insieme al primo cittadino stabiese Nicola Cuomo.

Ma è arrivata una nuova fumata ‘grigia’ dopo un primo slittamento registratosi lo scorso mese di febbraio: la decisione verrà resa nota “la settimana prossima, non prima di mercoledì”, così i giudici durante l’udienza che ha avuto inizio alle 12 di questa mattina e che è durata solo qualche minuto.

Il tempo di far presente che per quanto riguarda i problemi relativi all’Iva l’Agenzia delle Entrate (tra i creditori inseriti nella massa fallimentare) ha dato cenni positivi mentre permangono criticità riguardo le trattenute Irpef “falcidiate” nel piano di concordato presentato dall’amministrazione comunale del sindaco Nicola Cuomo per evitare il fallimento della partecipata.

“Siamo moderatamente fiduciosi sull’esito del concordato, anche se le tesi giuridiche sono varie. Abbiamo lavorato per salvare le terme, e siamo all’opera affinchè terminino i lavori di messa in sicurezza della struttura”, è il commento del sindaco Cuomo. Qualora il tribunale dovesse bocciare il piano di concordato le Terme di Stabia andranno verso il fallimento mentre, viceversa, con l’ok dei giudici si potrebbe procedere alla privatizzazione dell’azienda tramite un bando di gara.

Alla sezione fallimentare del tribunale di Torre Annunziata c’era anche Emanuele Vanacore, titolare del Centro Laser srl ditta che si è aggiudicata la gestione temporanea dell’azienda ma che, in effetti, attende ancora di poter prendere in mano le redini dello stabilimento per via del mancato completamento dei lavori di messa in sicurezza della struttura finanziati dalla Regione.

Raffaele Cava

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