Nella mattinata odierna, a San Salvatore Telesino (BN) la Polizia di Stato di Napoli ha rintracciato ed arrestato Salvatore AMIRANTE nato il 02/03/1987, destinatario dell’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP presso Tribunale di Napoli, in quanto ritenuto responsabile dei reati di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentato omicidio e porto e detenzione di arma comune da sparo.
AMIRANTE, trovato in compagnia della moglie e dei figli minori di mesi sette, in un appartamento locato da poco, si era sottratto al provvedimento restrittivo eseguito lo scorso 3 marzo nel corso di una vasta operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Squadra Mobile di Napoli unitamente all’Arma dei Carabinieri, a carico di 54 persone riconducibili ai gruppi delinquenziali facenti capo alla famiglia di Maurizio FERRAIUOLO, attualmente collaboratore di giustizia, ed a quella del gruppo DEL PRETE riconducibile alla più nota famiglia MAZZARELLA.
L’indagine in argomento, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed avviata nel gennaio del 2011, a seguito del tentato omicidio consumato in pregiudizio di Giuseppe BAUCHNET, ha consentito di acquisire significativi elementi in ordine all’esistenza, a Forcella – Maddalena ed a Porta Capuana, di una crescente fibrillazione nei rapporti tra due fazioni camorristiche rivali, entrambe insistenti nelle menzionate aree cittadine.
In proposito, dal consolidamento dell’impianto investigativo, corroborato nel tempo dalle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori, è stato possibile appurare che le richiamate dinamiche criminali erano riconducibili ad uno scontro armato tra i gruppi delinquenziali riferibili, rispettivamente, alla famiglia di Maurizio FERRAIUOLO, a cui apparteneva il citato AMIRANTE Salvatore, ed a quella dello storico clan dei MAZZARELLA, in particolare l’articolazione DEL PRETE, i quali si contendevano, nell’ambito del citato contesto territoriale, il controllo delle attività illecite, con particolare riferimento al traffico di sostanze stupefacenti, alla gestione delle aree di spaccio ed alle estorsioni in danno dei commercianti di zona.
Nel segnalato contesto è stato possibile appurare che le citate articolazioni criminali, dal 2011 al 2013, sono state protagoniste di una sanguinosa faida in cui sono stati consumati, tra le altre cose, diversi fatti di sangue tra cui l’omicidio in pregiudizio di Giovanni SAGGESE, consumato il 21.05.2012, ritenuto sodale al gruppo criminale della famiglia di Maurizio FERRAIUOLO ed il tentato omicidio di DEL PRETE Salvatore.
Quando gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno bloccato AMIRANTE, non ha opposto resistenza ed è stato associato al carcere di Secondigliano