Il 21 marzo è vicino ma più del giorno stesso è vicino il papa-aereo. E’ dall’inizio della settimana che l’aereo privato del Papa fa su e giù dalla zona di atterraggio, sotto il vigile occhio del capo della guardia svizzera.
Occorre che i tempi previsti di transito nei cieli siano rispettati. Quindi, se udiamo boati e elicotteri in moto, stiamo sereni. Non è la perlustrazione dei monti Lattari alla ricerca della maria miracolosa, bensì un elicottero privo di passeggeri.
Pare che il mondo dei moralisti online sia in rivolta contro il brand D&G. I due stilisti italiani, in una intervista, hanno dichiarato di essere legati all’idea della famiglia tradizionale contro la possibilità che gli omosessuali possano crescere figli propri. Da qui si è scatenato il putiferio, online, eh? Chi ha minacciato di cestinare i loro vestiti, chi di sbrandellare tutto ciò che riporti il loro marchio. S’è scomodato pure Elton John creando un movimento virtuale e solo virtuale visto che il giorno dopo è uscito carico di bagagli dal negozio D&G. Insomma, qui, teoricamente, chiunque può esternare il suo pensiero. Stiamo concedendo un Atto di dolore a Rocco Siffredi dall’isola dei famosi e i due stilisti non possono preferire la cioccolata alla marmellata? Per settimane ci hanno sciorinato le interiora con Charlie Hebdo e l’attentato all’espressione del proprio pensiero e mo? Diteci cosa possiamo esprimere, come dobbiamo esprimerci, chi può esprimere cosa e chi è destinato al gioco del silenzio degli innocenti. Chi è senza peccato taccia.
Alessandra Mussolini sostiene la candidatura di Stefano Caldoro alle primarie e si autocandida sarcasticamente nel PD, “così hanno una donna”. In cinese, rumeno e filippino dice “vota me”, affinché il suo appello arrivi a tutti. Ci aspettiamo una risposta degna del PD. Uno “Scegli me” fatto con manifesti con la scritta colorata. Una carrellata di colori identitari. “Scegli me” in verde per vegani e ambientalisti, in rosso per ciò che resta dei comunisti, in grigio perché fa chic, in blu per i maschietti che senza indicazione si sentono persi, in rosa per noi femminucce et similia e in nero per gli ha problemi con la bilancia e col proprio ego poiché il nero sfina.
Successone di Gomorra su RaiTre, la serie sfornata la scorsa stagione da Sky approda sulla rete madre e fa il boom di ascolti. Sky si prepara a mandare in onda una nuova serie, “1992, un terremoto di nome Tangentopoli” che già si preannuncia possa essere un successo. La domanda che mi son posta, e non credo di essere la sola, è: perché occorre aspettare e sperare che una serie tv italiana decente la dia Sky e non la Rai? La tv di Stato, a cui paghiamo il canone, invece di produrre triccheballaccate sotto le stelle, sopra il ghiaccio, in tutti i luoghi e in tutti i mari, a un passo dal cielo e storielle varie, perché non si piglia un anno sabbatico e mette assieme un bel cast attingendo la trama dai fatti dell’Italia? Mica ti si chiede, oh mamma Rai, di inventare una sceneggiatura? Sky guarda nel nostro orticello e ci ha regalato serie tv sulla Magliana, sul fenomeno Gomorra e sulle tangenti.
A tal non proposito, ricordo che gli scordarelli possono ancora pagare il canone Rai, aggiungendo una sovrattassa. Nel mese scorso lo slogan diceva “piccola sovrattassa”, a marzo hanno eliminato il “piccola”. Occhio ché arriviamo a maggio e occorre accendere un mutuo solo per la sovrattassa.
Anna Di Nola