Una maniera asettica per indicare che la Corte dei Conti nel dicembre scorso (protocollo il 4 dicembre 2014) aveva chiesto lumi su crediti iscritti a bilancio 2012 (e che secondo alcuni sarebbero difficilmente esigibili) entro un termine ben preciso: sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione. «tra le altre – spiega Langella – il documento sottolineava la necessità di dare la massima diffusione di quanto scritto ai consiglieri comunali tutti. E invece, nessuno se ne è interessato. Nemmeno quegli organi consiliari a cui è deputato questo tipo di incombenze. Insomma, quel documento che doveva avere la massima pubblicità è stato pubblicato sul sito del comune solo il 26 febbraio scorso». Dunque, da qui e dalle segnalazioni di qualche addetto ai lavori più pignolo è arrivato il «trillo della sveglia» per chi invece era scarsamente puntuale. Alla fine del consiglio, però, è arrivata la domanda «velenosa» da parte dell’ex sindaco «e allora, come si chiuderà il bilancio 2014?». Risposta secca: una perdita. Quanto? Risposta ancora più secca: oltre due milioni di euro. Che si dovrà accollare la comunità tutta in quanto quelle somme sono inesigibili perché provengono da crediti pregressi iscritti a bilancio e mai riscossi. Le opposizioni, ovviamente, perché fanno il loro lavoro, non solo hanno proposto una serie di iniziative tendenti a correggere la situazione ma hanno anche suggerito, attraverso al firma di cinque consiglieri: Langella, Campanile, Faraone, Vaiano (tutti di minoranza) e Crifò, che pur essendo in maggioranza non nasconde un atteggiamento fortemente critico verso quelli del suo schieramento, l’istituzione di una commissione che sia di supporto alla ragioneria comunale e che vada a vedere i fatti nella loro realtà oggettiva.
Ma le «sciabolate» a Balzano non arrivano solo dall’opposizione. Anche alcuni consiglieri della sua maggioranza appaiono piuttosto critici e chiedono lumi un poco su tutto quanto sta avvenendo. Persino un consulente esterno, chiamato per la sua incontrovertibile conoscenza della macchina comunale (era stato responsabile in un comune del nolano), a dare man forte, gratuitamente, allo snellimento della burocrazia e alla risoluzione dei problemi dell’amministrazione, ha dato forfait, la settimana scorsa, perché – a mezza voce si dice – ci fossero state riserve sulla sua frenetica attività tesa a risolvere quei problemi che investono il comune da anni. E poi c’è il Pd. Che ormai pare abbia raggiunto il punto di rottura con il sindaco che lui stesso ha sostenuto. E non è cosa da poco. Tra qualche settimana ci saranno le elezioni regionali. E c’è chi sussurra che appena dopo i risultati potrebbe esserci una resa dei conti tra big.
Alfredo Volpicelli