
“Da oggi Pompei e l’Italia voltano pagine”: con queste parole il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha presentato alla stampa il restauro di Villa dei Misteri. Nella conferenza stampa svoltasi stamane presso la domus di Pansa, è stato illustrato il restauro della splendida domus, risultato di due anni di lavori, che restituisce finalmente al pubblico uno dei pezzi più importanti del patrimonio archeologico del paese. I lavori svolti a Villa dei Misteri sono stati inoltre l’occasione per un aggiornamento su quello che è lo stato di avanzamento del Grande Progetto Pompei, il progetto finanziato dall’Unione Europea che per un importo complessivo di 105 milioni di euro sarà finalizzato alla messa in sicurezza delle principali aree del parco archeologico.
A fornire il punto della situazione è stato il generale dei carabinieri Nistri, dirigente generale del Grande Progetto:
“In sinergia con il ministro Franceschini – ha dichiarato Nistri – sono stati già assegnati 68 milioni dei 105 previsti dal finanziamento. Stiamo lavorando, cercando di rispettare al contempo quello che sono i termini che la Comunità Europea ci ha imposto”.

Se sul fronte del progetto si sta cercando di ottemperare quanto prima alle scadenze, previste lo ricordiamo per il 31 dicembre 2015, buone notizie arrivano intanto dall’Unesco che ha mostrato soddisfazione e apprezzamento per l’impegno che si sta portando avanti all’interno del sito. I risultati di quest’azione, che ha definitivamente scongiurato il pericolo di un’esclusione di Pompei dai siti patrimonio dell’umanità, sono stati orgogliosamente ribaditi dal ministro Franceschini nel corso della conferenza stampa.
“Il positivo riscontro ottenuto dai vertici Unesco – ha spiegato il ministro – è l’ulteriore conferma dell’eccellente lavoro svolto dalla squadra coordinata dal generale Nistri. Non abbiamo risolto tutti i problemi pertinenti al sito, ma siamo sulla buona strada”.
Incassata la fiducia dei vertici europei, il ministro Franceschini punta a consolidare i risultati ottenuti, collaborando a stretto gomito con la Soprintendenza pompeiana. Uno degli obiettivi perseguiti è infatti quello di fare di Pompei il faro di quel processo di riavvicinamento del pubblico medio al patrimonio culturale nazionale.
Tuttavia, restano alcuni punti critici rappresentati soprattutto dagli sviluppi che avrà il progetto Pompei in caso di una mancata osservanza dei criteri europei e dalla mancanza di un organico ancora insufficiente. Quest’ultimo punto, in particolare, rappresenta una delle questioni più delicate, considerando che un organico qualificato è aspetto imprescindibile per la tutela e la sicurezza del sito.
Angelo Mascolo