Vertenza Terme di Stabia: condotta antisindacale della municipalizzata

Terme sui tetti (8)Il Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata ha dichiarato antisindacale il comportamento tenuto dalle aziende Terme di Stabia spa e Centro Laser srl. La prima è una municipalizzata stabiese sull’orlo del fallimento, la seconda è la ditta che nei mesi scorsi si è aggiudicata il bando per la gestione temporanea del complesso termale.

A dare notizia del decreto depositato dal giudice il 18 marzo sono stati i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil che poche settimane fa si sono rivolti al Tribunale del Lavoro per la vicenda del passaggio dei lavoratori da Terme a Centro Laser in vista del rientro in attività. Senza alcun incontro preventivo tra Terme, Centro Laser e organizzazioni sindacali i circa cento lavoratori sono stati assunti sul finire del 2014 dal nuovo gestore del complesso delle Nuove Terme di Stabia. Il Tribunale oplontino ha quindi riconosciuto una violazione macroscopica delle procedure previste dalla Legge 428/90 riguardante le modalità del trasferimento d’azienda da portare a termine attraverso la consultazione e il confronto sindacale preventivo. «Il giudice ha dichiarato antisindacale – hanno fatto sapere i rappresentanti dei lavoratori – il comportamento tenuto dalle aziende ed ha ordinato alle stesse di procedere secondo le modalità previste. Le parti convenute, condannate anche alle spese, dovranno pubblicare il decreto anche nella bacheca aziendale».

Tutto da rifare, quindi, per le assunzioni dei lavoratori. Bisogna inoltre ricordare che Terme è una società in liquidazione e che per evitarne il fallimento l’amministrazione comunale ha presentato un piano di concordato sul quale il Tribunale Fallimentare di Torre Annunziata si esprimerà nei prossimi giorni. «È triste che nel corso di una delicatissima vertenza – ha detto Rino Strazzullo, segretario generale della UilTucs-Uil – che vede coinvolti oltre cento lavoratori ed un soggetto a capitale pubblico, per tutelare al meglio i diritti dei lavoratori interessati ci si debba rivolgere alla magistratura. È ancora più triste vedere un’azienda di proprietà di un Ente pubblico vedersi condannare per attività antisindacale. Con il decreto di ieri, secondo le organizzazioni sindacali, emergono con sempre maggiore evidenza le responsabilità di chi, con la propria improvvisazione, non solo non garantisce il futuro dei lavoratori – ha concluso Strazzullo – ma addirittura ne aggrava le già difficilissime condizioni».

Francesco Ferrigno

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