Pochi minuti e le tante mani rivolte al cielo, gli smartphone pronti per catturare e conservare un’immagine di Papa Francesco, le bandiere e i fazzoletti sventolanti annunciavano l’imminente ingresso in piazza del pontefice. A bordo di un fuoristrada scoperto ed accompagnato dall’arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo, ha salutato la folla soffermandosi a baciare alcuni bambini. Pochi secondi per giungere sino al sagrato della Basilica Pontificia, ancora saluti, ancora foto ed applausi e l’ingresso “nella chiesa di pietra”. Si avveravano, dunque, le parole di mons. Caputo: la Chiesa della Carità era in quella di pietra, secondo la volontà del Beato Bartolo Longo.
Il Papa ha poi donato un Rosario alla Madonna e pochi minuti dopo era nuovamente fuori dal Santuario, dove, come tutti attendevano, ha rivolto un pensiero ed una benedizione a quanti accorsi per salutarlo. Alla fine le parole “Pregate per me” ed un lungo applauso. Ancora pochi istanti per il tragitto che ha riportato il pontefice all’elicottero tra ali festanti di fedeli, felici di quest’incontro, fugace, ma intenso, con la città di Pompei.
Molti i presenti in piazza, anche se le stime della vigilia sono state ben lontane dal reale afflusso di pellegrini che erano circa settemila. Del resto la venuta a Pompei non era il vero scopo del viaggio papale incentrato principalmente su Napoli e Scampia.
G.C.