Beni archeologici abbandonati nell’area dei Campi Flegrei, a denunciarne lo stato di abbandono è Luigi Gallo, deputato campano del Movimento Cinque Stelle. Gallo, a seguito delle segnalazioni di attivisti del territorio, ha inviato una lettera a Costanza Gialanella della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli per chiedere di effettuare interventi di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di questi siti. Si tratta di tre aree situate a Pozzuoli, la colombaia di via Vigna, la colombaia di Fraia e la villa di epoca imperiale, e di due siti, la villa Rupestre e la grotta Papera, nel quartiere Pianura di Napoli.
“La colombaia di via Vigna – spiega Gallo – si trova nella scuola Giacinto Diano e l’accesso alla stessa è impedito dalla presenza di una struttura in muratura e ferro. All’interno, però, sono stati scoperti rifiuti di vario tipo e le mura sono completamente vandalizzate. A causa della mancata messa in sicurezza dell’area, negli anni ’90 un ragazzino cadde all’interno di una cavità presente e rischiò di morire per le esalazioni tossiche”.
La colombaia di Fraia, situata in una proprietà privata lungo via Campania Antica, a Pozzuoli, presenta uno stato di abbandono altrettanto grave, con stucchi in parte ancora conservati nel sito, ma degradati, ed in parte asportarti e venduti a Londra. Abbandonata a se stessa anche la villa rustica dei Campi Flegrei, risalente al primo secolo avanti Cristo, e situata alle spalle della discarica dei Pisani, tra Pianura e Quarto. Il bene è oramai divenuto un vero e proprio ricettacolo di rifiuti. La villa rustica, il serbatoio di villa Rupestre e la grotta Papera di Pianura sono stati oggetto delle denunce dell’associazione Rinascita Campi Flegrei.
“Alla Soprintendente – conclude Gallo – chiedo un impegno forte affinché si riesca, finalmente, a restituire alla collettività queste beni archeologici unici al mondo, a renderli agibili e fruibili al più presto”.