C.mmare di Stabia- Il derby “gialloblù” fra Juve Stabia e Ischia termina con un pareggio: 1 a 1 il risultato finale con reti di Bombagi per le Vespe nel primo tempo e pareggio nella ripresa di Bulevardi. Non è stato un derby emozionante: la JuveStabia spreca un’occasione per consolidare la sua posizione nei play off, mentre per l’Ischia il punto vale oro in chiave salvezza. Nel prossimo turno gli stabiesi avranno una difficile trasferta a Foggia, mentre l’Ischia affronterà la Lupa Roma.
Ecco la cronaca del match. Juve Stabia con 4-4-2, assenti La Camera per squalifica e Jidayi per infortunio. Ischia con 4-3-1-2, assenti Schetter e Sirignano per squalifica. Al 5’ Impagliazzo sembra cinturare Ripa in area ischitana ma l’arbitro assegna un fallo contro la Juve Stabia. Al 16’ cross di Contessa dalla sinistra che per un niente non beffa Mennella. Al 23’ esce il portiere Mennella nell’Ischia che ha la peggio in uno scontro in uscita su Di Carmine (colpo al setto nasale e doppia frattura dello stesso per l’estremo difensore). Al 27’ calcio d’angolo da destra, in area dell’Ischia Migliorini colpisce di testa con la palla che incoccia la parte alta della traversa. Al 43’ passa la Juve Stabia: Bombagi direttamente su punizione dai 25 metri insacca alla destra di Giordano per l’1 a 0. Il giovane portiere non riesce a deviare nonostante il tuffo. Il primo tempo termina sull’ 1 a 0 dopo 5 minuti di recupero.
Nel secondo tempo l’Ischia va all’attacco alla ricerca del pari approfittando del momento di stasi della squadra di casa: al 6’ Armeno da sinistra entra in area , bel tiro con Pisseri che devia. All’ 11 gran tiro di Di Carmine in area dell’Ischia, para Giordano . Inizia la girandola delle sostituzioni, ora la J.uve tabia si dispone con il 4-3-3 dopo che mister Savini fa entrare Maiorano al posto di Gammone. Al 15’ pari dell’Ischia: Ciotola sulla sinistra in area, tiro respinto forse con un mano da un difensore stabiese con la palla che arriva a Bulevardi , sul settore destro, che batte Pisseri.Al 27’ Bruno in incursione in area stabiese viene ostacolato da Lepiller, l’Ischia reclama il rigore. Al 38’ palla in area per Ripa che si gira, tiro respinto, palla a Caserta che sbaglia la conclusione. La Juve Stabia spinge ma non trova occasioni per passare. Sono 5 minuti di recupero. Al 47’ Lepiller dai 20 metri, palla alta sulla traversa. Ultimi assalti della Juve Stabia al 49’ con Di Carmine senza successo: la partita termina sull’1 a 1. In generale, un passo indietro per la Juve Stabia in termini di prestazione e risultato dopo la vittoria contro la Lupa Roma di domenica scorsa, troppo lenta la manovra d’attacco delle Vespe e a centrocampo poche idee con scarsa circolazione di palla. In ogni caso i gialloblu restano al terzo in zona playoff ma non approfittano dei passi falsi di Casertana e Matera per allungare il vantaggio. L’Ischia conferma il suo discreto momento di forma dopo il pari contro la Casertana in casa. Gli isolani dimostrano di credere nella salvezza e sono decisi a giocarsi tutte le chance in questo finale di stagione.
Tabellino
JUVE STABIA (4-4-2): Pisseri 6; Cancellotti 5,5 Polak 6 Migliorini 6 Contessa 5,5; Gammone 5 (10’st Maiorano 5,5) Bombagi 6 (31’ st Caserta 5,5) Burrai 5 Carrozza 5 (19’st Lepiller 5); Ripa 5,5 Di Carmine 6. A disp.: Santurro, Romeo,Liotti, Nicastro. All.: Savini 5,5.
ISCHIA (4-3-1-2): Mennella sv (23’ pt Giordano 6); Finizio 6 Impagliazzo 6,5 Formato 5,5 Bruno 6; Bulevardi 6,5 Chiavazzo 5,5 (16’st Massimo 6) Armeno 6; Millesi 5; Infantino 5,5 Ciotola 6,5 ( 25’st Alvino 5,5). A disp.: Caso, Gerevini, Verachi, Bassini. All.: Maurizi 6,5.
ARBITRO: Capone di Palermo 5,5.
Guardalinee: Greco e Urselli di Taranto.
MARCATORI: 43’ pt Bombagi (J), 15’st Bulevardi (I).
Ammoniti: Bruno (I), Gammone (JS), Chiavazzo (I), Burrai (JS), Contessa (JS), Finizio (I),Giordano (I).
Note: spettatori 890 (di cui 378 abbonati) con circa 40 tifosi da Ischia, per un incasso totale di 8.821 euro. Angoli 8 – 2 . Recupero: 5’pt- 5’st. Al 43’ st allontanato dalla panchina l’allenatore in seconda dell’Ischia Martino Melis, per proteste.
Domenico Ferraro
