In risposta al comunicato diffuso e pubblicato anche dalla nostra testata, a firma dell’ex vicesindaco, Simona Mauriello, gli ex consiglieri comunali Ivan Aprea, Rosario Raciti ed Armando D’Auria, ex presidente della civica Verso il Futuro, hanno prodotto e congiuntamente firmato una nota stampa giuntaci in redazione. Ecco il testo del comunicato dei tre politici vollesi:
Abbiamo avuto modo di leggere le dichiarazioni dell’ex vicesindaco Simona Mauriello e in riferimento a queste riteniamo doveroso fare alcune considerazioni.Le vicende politiche che hanno attraversato la decaduta amministrazione sono state fortemente condizionate dalla schiacciante superiorità numerica, sottolineiamo numerica, di consiglieri, assessori e di presidenti di commissione appartenenti al Partito Democratico, che non ha permesso assolutamente di costruire azioni condivise imponendo costantemente una linea politica che nei fatti si è dimostrata fallimentare; nonostante la lista civica avesse tentato, in più occasioni e su diversi temi fondamentali della vita ammnistrativa della città, di proporre un confronto democratico.
Questo è avvenuto sul bilancio, quando è stato proposto, non da noi ma da Sel, di aderire alla procedura di predissesto che avrebbe risanato i conti pubblici in pochi anni.Allora il sindaco e il Pd difesero con forza la proposta contraria. Le motivazioni che adducevano a tale scelta erano fondate su buoni propositi che la coalizione, in seguito, condivise con l’ex assessore al bilancio. Lotta all’evasione fiscale e vendita del patrimonio immobiliare pubblico erano i due pilastri su cui si fondava la strategia di risanamento dei conti pubblici. Ambedue disattesi. Questo è avvenuto sul Puc, quando abbiamo sostenuto un piano che non fosse sbilanciato unicamente sugli aspetti edilizi, ma che tenesse conto delle infrastrutture e dei servizi, che puntasse a costruire un’espansione contenuta e allo stesso tempo sostenibile; sulla gestione del verde urbano, quando abbiamo affermato che fosse necessario approntare un piano di gestione e fermare l’abbattimento di una consistente parte del patrimonio arboreo del comune; sulle questioni di carattere etico, in riferimento all’utilizzo della cosiddetta macchina del fango e alla trasparenza dell’azione amministrativa nel suo complesso. Per elencare solo alcuni temi sui quali ci siamo scontrati e sui quali abbiamo visto adottare una linea politica da noi non condivisa.
Ecco perché non approviamo le affermazioni secondo le quali i “risentimenti personali sono sfociati in vere e proprie battaglieche volevano la fine di quest’Amministrazione e la fine del PD, perdendo di vista il fine ultimo, ovvero il bene della collettività”. Questa è una valutazione di chi non ha la capacità di leggere i fatti politici che hanno determinato la frattura e commette l’errore di spostare il campo della riflessione dalla sfera politica a quella dell’emotività. Nessun risentimento personale, ma divergenze di carattere politico sulle scelte da adottare in merito proprio a quella collettività e alla gestione dei beni comuni di cui tanto si parla a sproposito. Errore ancora più grave riguarda la totale assenza,nelle dichiarazioni dell’ex vicesindaco, nel rilevare la difficoltà di amministrare dovuta alla frammentazione interna al partito di maggioranza, che ha visto la fuoriuscita di tre consiglieri e il passaggio di uno all’opposizione, oltre alla scarsa autonomia decisionale del sindaco costretto a inseguire il suo stesso partito sotto il ricatto costante della sfiducia.
Non dimentichiamo inoltre che Mauriello a pochi mesi dalla sua nomina ha iniziato a confrontarsi poco con la lista civica che l’aveva eletta,tanto è vero che molte delle scelte effettuate sono state fatte in totale autonomia e alcune di queste in contrasto con la stessa lista.Così come andrebbe ricordato che Verso il Futuro, formazione sicuramente articolata al suo interno, ha visto una sua tenuta politica grazie quasi esclusivamente al lavoro costante di pochissime persone tra le quali, oltre agli scriventi, del consigliere Montanino e pochi altri. Tutti, dopo circa due anni di confronto serrato, costretti a dimettersi per l’irresponsabile e fallimentare linea amministrativa dettata dal Pd e dal sindaco, alla quale l’ex vicesindaco ha ritenuto di voler aderire incondizionatamente. Anche per questo le facciamo i migliori auguri per il suo futuro politico.