Volla: dopo “gli stracci in faccia” tra gli ex alleati interviene l’ex consigliere Viscovo

andrea Viscovo - vollaAncora una nota stampa da parte di uno dei protagonisti della vita politica vollese. Ad inviarci il suo punto di vista e le sue considerazioni su quanto accaduto a Volla con la caduta del sindaco Angelo Guadagno, l’ex consigliere Andrea Viscovo.

Dopo lo tsunami politico-amministrativo che si è abbattuto sulle rovine del nostro Paese, dopo la sciagurata amministrazione monocolore PD retta dal dr. Guadagno, dopo le tante parole, è necessario ripartire dai fatti.

Abbiamo pazientemente voluto aspettare che “gli stracci in faccia” tra gli ex alleati finissero di volare rivelando alla luce del sole lo spessore politico e morale  dei personaggi che avrebbero dovuto reggere le sorti del Paese e che, invece, hanno trascorso l’intero periodo di appena due anni e nove mesi a scambiarsi invettive, insulti, offese reciproche noncuranti del baratro in cui il Paese è sprofondato.

In effetti, considerando il susseguirsi cronologico degli accadimenti si può senza dubbio affermare che l’ormai passata “non amministrazione” subisce un  “decesso in culla”, cioè muore appena dopo essere nata senza riuscire nemmeno a rendersi conto che aveva avuto la fiducia dei cittadini per concretizzare un programma proposto in campagna elettorale che, impegnati in violente liti tra loro, non hanno nemmeno avuto piu’ il tempo di sfogliare.

Le opinioni dell’opposizione possono giustamente essere interpretate come di parte, come di coloro che vogliono strumentalmente portare l’acqua al proprio mulino.

Allora abbiamo pensato di rinviare le considerazioni politiche che hanno portato a questa ingloriosa prematura dipartita dell’Amministrazione Guadagno-Navarra/o (ce ne sarà di tempo) ed evidenziare gli eventi attraverso le DICHIARAZIONI e i DOCUMENTI degli stessi esponenti della defunta maggioranza.

La precedenza ovviamente all’ex sindaco.  Guadagno dichiara “ ….i primi problemi già all’inizio della consiliatura sono nati nel PD per l’assegnazione delle deleghe assessorili i mal di pancia della dr. Buonocore, perché il partito non aveva scelto lei, le frizioni tra Agostino Navarro e Guido Navarra per chi dovesse essere il Presidente del Consiglio…” ( Il mediano.it  12/3/2015). È evidente che chi parte male non può arrivare neanche “a metà dell’opera”, il buon giorno si vede dal mattino !!!

Le vicende si susseguono in un crescendo sempre più cruento:

1) Il consigliere Riccio (eletto in SEL) lascia il proprio partito, con la stessa incoerenza politica che viene addebitata ai consiglieri cosiddetti “traditori” della lista civica, solo che in questo caso tale comportamento va bene infatti come dichiara l’ex Sindaco “il consigliere Riccio detto Giovannone viene accolto nella sede PD come S. Antonio o S. Michele”.

2) Nel Consiglio Comunale del 28 ottobre 2013 l’assessore Festa viene estromesso dalla giunta. Festa, in precedenza definito Mandrake, a detta dell’ex sindaco (che lo conosce bene tanto da averlo voluto nella sua squadra con l’importantissimo compito di concretizzare il PUC), diventa all’improvviso la persona che “ ….ha manifestato tutto il suo livore, tutta la sua acredine, la sua saccenza e prosopopea non equiparati a quello che doveva fare. E’ solo un parolaio bravo a scrivere , Festa è bravo ad alimentare solo odio, rancore,livore”…ma il Sindaco si guarda bene dallo spiegarne i motivi. Ovviamente la replica arriva a stretto giro di posta con accuse gravissime da parte dell’esponente di SEL: “ …il PD ed il Sindaco decisero di non perseguire la strada della procedura del pre dissesto perché sapevano benissimo che non ci sarebbero stati spazi per gestire clienteralmente l’amministrazione ed esercitare potere scambiando diritti dei cittadini con favori personali” ed ancora “ ….un gruppo di potere trasversale, composto da politici locali, costruttori, tecnici di fiducia, portatori di interessi illegittimi e di consenso elettorale, è responsabile di avere bloccato un tentativo di produrre un serio , equilibrato e regolamentato processo di sviluppo per sostenere interessi di parte a scapito della collettività.” (R. Festa 28 febbraio 2015 www.sinistraemezzogiorno.it).

3) Si apre così la crisi politica. Inizia la guerriglia:

La Lista Civica in data 03/03/2014 produce un documento in cui sottolinea come“l’amministrazione  ha smarrito la strada  … fallendo sul piano della dimensione etica”. Anche il PD, unico partito di maggioranza in consiglio ed in giunta, iniziando la campagna di delegittimazione del Sindaco stesso,che aveva indossato la maglietta del PD per i lunghi cinque anni della passata Amministrazione come capogruppo di opposizione, in un documento del 05/03/2014 , scrive  “…..ha  fatto uso di terrorismo psicologico ed è dotato di scarsa autonomia di pensiero, si è rinchiuso nella torre d’avorio circondato da cattivi consiglieri, adulanti cortigiani ed infedeli ciambellani……è entrato a gamba tesa nel lavoro dei suoi collaboratori svilendone la credibilità, minandole l’autorevolezza e la dignità politica agli occhi della giunta o peggio ancora dei funzionari comunali…. Sindaco incapace e fallimentare”.

Chiunque dotato di un minimo di dignità, abbandonato e vituperato dal suo stesso partito, avrebbe rassegnato le dimissioni ma l’attaccamento alla poltrona è troppo forte. Si va avanti.

Interviene anche la dott.sa Buonocore (che ha già preso le distanze dal PD dichiarandosi indipendente) chiedendo l’ azzeramento dell’Esecutivo (doc. 21/03/2014) specificando di “non chiedere cariche e assessori ma solo un deciso cambiamento di rotta”;

4) Nonostante tutto però la crisi perdura e il paese continua a sprofondare ma la maggioranza ha ben altro a cui pensare. Il 16 ottobre 2014, il Sindaco, forse riacquisendo un barlume di lucidità, annuncia le sue dimissioni apparendo deciso a ritornare alle urne. Ma è solo una strategia politica, uno spauracchio per i “suoi” consiglieri. Infatti, con il protocollo n. 18728, la mattina del 3 novembre 2014, le ritira.

Sono stati 17 giorni di “passione, sofferenza e riflessione” afferma Guadagno. In realtà durante queste due settimane e mezza si erano verificati avvenimenti molto significativi per le sorti dell’amministrazione.

Innanzitutto, il 22 ottobre si  registrarono le dimissioni del capogruppo della lista civica “Verso il Futuro”, Ivan Aprea, che dichiara “costretto a lasciare la carica perché la macchina del fango mi ha investito”. (Mediano 4/11/2014) ed a seguire

– il 13 novembre  2014 il Sindaco rompe gli indugi e nomina una “nuova” giunta, ma in realtà conferma tutti gli ex assessori con l’aggiunta della dott.sa Buonocore che con il suo voto (mancante in prima convocazione) aveva successivamente consentito l’approvazione del bilancio e che appena otto mesi prima affermava di “non chiedere cariche e assessori ma solo un deciso cambiamento di rotta”

– al dimissionario Aprea subentra il sig. Raciti che in consiglio comunale denuncia “uno strano andamento dell’amministrazione” tanto che  in risposta alle sue denunce, riceve una richiesta di chiarimenti (datata 9 gennaio, n. di prot. 232) firmata dal segretario generale comunale: “Vista la sua interrogazione del c.c. del 17-12-2014, visto il contenuto della stessa, la invito, in qualità di responsabile dell’anticorruzione, ai sensi del vigente piano anticorruzione del comune di Volla, ad effettuare per iscritto una segnalazione in merito ai fatti, alla sottoscritta o alle forze dell’ordine, per gli adempimenti di competenza

– lo scontato epilogo è datato 02/03/2015. Dopo due anni e mezzo di “vuoto amministrativo e di totale empasse”, in consiglio comunale il capogruppo del PD Viola, (forse non sole di nome ma anche di rabbia) legge un documento imponendo al sindaco le linee guida per il proseguimento dell’amministrazione, il sindaco furente minaccia le dimissioni ma prima di lui nove consiglieri comunali, (memori del ritiro delle precedenti dimissioni e per evitare che, non riuscendo proprio a staccarsi dalla poltrona, con la stessa faccia tosta le ritirasse nuovamente), decidono di porre fine a questa drammatica farsa e firmano il documento che pone fine alla “non amministrazione” Guadagno/Navarra/o.

Questa è storia. Documentata e documentabile… a poco quindi servono proclami di verità additando altri come presunti responsabili di una propria incapacità amministrativa, frutto di autoreferenzialità e incompetenza. Né possono modificare gli eventi, lettere aperte (destinate a lanciare accuse a destra ed a manca) frutto della rabbia per aver perso l’agognata poltrona dalla quale mai ci si sarebbe voluto alzarsi.

È giunto il momento di andare oltre e valorizzare una città piena di risorse e di gente che l’ama. Ricominciamo insieme dai cittadini, che devono ritornare protagonisti della vita politica e sociale. Restituiamo a Volla la dignità che merita!!!

Avv. Andrea Viscovo

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