Le campane, come ha ricordato a margine della presentazione della pubblicazione il parroco, don Giosuè Lombardo, saranno suonate a festa alle 10 di domenica, prima della celebrazione eucaristica con benedizione delle palme. L’iniziativa di ieri è servita anche per tracciare un bilancio della rassegna, che ha saputo abbinare “cultura e turismo – come ha sottolineato l’assessore comunale alla Cultura, Alessandra Tabernacolo – un binomio che ha permesso non solo di organizzare una rassegna di grandi eventi, a cominciare dal 19 settembre con l’esibizione in una piazza Santa Croce gremita di Roby Facchinetti dei Pooh. Manifestazioni del genere sono utili a promuovere il nostro territorio e siamo certi che altre saranno realizzate nei prossimi mesi”.
Soddisfatto anche l’assessore regionale al Turismo, Pasquale Sommese: “Mi fa piacere stringere tra le mani questo lavoro editoriale, che racchiude quanto di buono è stato fatto per un simbolo della città di Torre del Greco. Mi piace in particolare leggere le parole del poeta Giovanni Mazza, riportate in una delle prime pagine, che dedica un poema al campanile della sua città, a testimonianza dell’attaccamento che ognuno di noi ha per i luoghi del comune dove è nato”.
A ricevere i complimenti per la perfetta riuscita dell’intera rassegna, il direttore artistico Patrizia Porzio: “È stata – ha detto – un’esperienza esaltante, che ha permesso da un lato di organizzare nella mia città una serie di concerti con grandi nomi ma anche con la partecipazione di talenti locali, artisti che come me sono estremamente grati a una città come Torre del Greco, nonostante spesso i nostri concittadini siano un po’ distratti sugli argomenti legati alla cultura e in particolare sulle potenzialità che esprime la nostra terra”.
A spiegare gli interventi eseguiti per il recupero conservativo del campanile è stata invece l’architetto Ornella Silvetti, direttore dei lavori, che con una serie di immagini proiettate su un maxischermo ha mostrato quali siano stati i cambiamenti registrati prima e dopo le operazioni di restauro. Nell’occasione un ringraziamento è stato rivolto a tutti gli operai e addetti che hanno prestato la loro opera nel corso dei mesi e al rup (responsabile unico del procedimento) de “I suoni del campanile”, l’ingegnere Vincenzo Sannino.