Gaglione, oggi 55 anni, era un dipendente delle poste. Il 30 luglio 2012 decise di recarsi nell’ufficio postale in cui lavorava, armato di pistola, ed esplodere 4 colpi verso la sua direttrice Anna Iozzino, 56enne residente a Torre Annunziata, uccidendola. Alla base dell’acredine tra i due, un ordine di servizio ritenuto un affronto da Gaglione, che volle vendicarsi uccidendo la direttrice.
Il secondo grado di giudizio ha permesso all’assassino di ottenere lo sconto a 30 anni di reclusione, con l’annullamento di alcune aggravanti riconosciute, invece, dal gup Antonio Fiorentino del tribunale di Torre Annunziata che aveva deciso per il carcere a vita, nonostante si trattasse di un processo celebrato con rito abbreviato e, dunque, con la previsione di uno sconto di un terzo sulla pena finale.